Le maestose Dolomiti, patrimonio UNESCO e scrigno di emozioni per gli appassionati del ciclismo, si apprestano ad accogliere un evento di portata mondiale: il Campionato del Mondo UCI di Mountain Bike Marathon, in programma dal 13 al 16 giugno 2030.
Un ritorno atteso, quindici anni dopo l’ultima volta che la Val Gardena ha fatto da cornice a una competizione di tale rilevanza, sigillo di un percorso di eccellenza tracciato dal comitato organizzatore Hero Südtirol Dolomites.
L’assegnazione, ufficializzata durante il 194° Congresso UCI in Ruanda, non è una semplice formalità, ma il coronamento di un impegno costante e una riconoscenza al lavoro pionieristico di Gerhard Vanzi e del suo team.
La Hero, nel corso degli anni, ha superato il ruolo di semplice organizzatore di gare di endurance, elevandosi a modello di riferimento per l’intero panorama delle competizioni off-road.
La sua visione, che coniuga innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e attenzione al dettaglio, ha stabilito nuovi standard qualitativi, spingendo i limiti del possibile e ispirando un’intera generazione di organizzatori.
Cordiano Dagnoni, presidente della Federazione Ciclistica Italiana, sottolinea l’importanza di questo traguardo, definendolo un “riconoscimento quanto mai meritato” per Vanzi e il suo gruppo.
L’assegnazione non è solo una celebrazione del successo individuale, ma anche un attestato della vitalità e della capacità organizzativa del ciclismo italiano.
La Federazione può contare su una rete di società sportive e dirigenti all’avanguardia, capaci di proporre eventi di altissimo livello in tutte le discipline ciclistiche.
L’evento rappresenta una straordinaria vetrina per l’Italia, un’opportunità unica per promuovere il territorio e rafforzare l’immagine del Paese a livello internazionale.
Il ciclismo, in questo contesto, si configura come una potente leva di sviluppo economico e sociale, capace di generare benefici tangibili per le comunità locali e di valorizzare il patrimonio culturale e naturalistico.
L’impegno congiunto di enti locali e istituzioni, che credono nel potenziale del ciclismo come motore di crescita, è fondamentale per la realizzazione di eventi che portano lustro al movimento sportivo italiano e contribuiscono a costruire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.
Il 2030 si preannuncia un anno di festa e di emozioni per tutti gli appassionati, un’occasione imperdibile per assistere a una competizione che incarna lo spirito di sfida, la passione per la montagna e l’eccellenza italiana.




