Tribunale di Sorveglianza concede semilibertà a Alberto Stasi, condannato per l’omicidio di Chiara Poggi nel 2007.

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La decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano ha segnato un nuovo capitolo nella storia di Alberto Stasi, il 41enne condannato per l’omicidio di Chiara Poggi nel 2007 a Garlasco. Dopo nove anni di detenzione, lo stesso tribunale ha decretato la semilibertà per Stasi, permettendogli di passare parte della sua giornata fuori dal carcere. Questa scelta è il risultato di un lungo e complesso processo che tiene conto non solo delle modalità con cui è stato commesso il reato ma anche della capacità dello stesso Stasi ad accogliere le correzioni richieste.L’omicidio di Chiara Poggi, allora sedicenne, era avvenuto nel 2007 e si era scatenata una vasta campagna di indagine. Alberto Stasi è stato condannato in via definitiva nel 2015 a 16 anni per questo reato, la cui gravità non lascia spazio ad alcuna attenuante.Tuttavia, secondo il Tribunale di Sorveglianza, è arrivata l’ora di considerare il reinserimento sociale dello Stasi. La sentenza prevede che egli possa uscire dal carcere per lavorare e per svolgere attività di recupero, ma solo entro i limiti della parziale libertà e con l’obbligo di tornare al penitenziario ogni sera.Nonostante le critiche mosse alla sentenza da alcuni esponenti politici, il Tribunale di Sorveglianza ha optato per una via del mezzo, che permette ad Alberto Stasi un certo livello di libertà, mentre tiene conto delle necessità della sicurezza pubblica. La decisione rappresenta anche un importante riconoscimento delle capacità rieducative che hanno caratterizzato il suo periodo di detenzione.

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