La Procura generale di Milano, con la sostituta Valeria Marino a capo dell’ufficio, ha presentato una richiesta formale al Tribunale di Sorveglianza per rigettare la mozione della semilibertà avanzata da Alberto Stasi, condannato definitivo per l’omicidio di Chiara Poggi. Questa decisione si discosta dalle affermazioni del difensore di Stasi, che nel corso dell’udienza a porte chiuse aveva dichiarato una posizione diversa. Inoltre, la Procura ha chiesto un differimento del procedimento in via cautelare per permettere al giudice di valutare ulteriormente le circostanze legate all’intervista rilasciata da Stasi a ‘Le Iene’ nel 30 marzo, senza l’autorizzazione prevista dalle normative vigenti. Questa richiesta, basata su fonti giudiziarie, contrasta con le dichiarazioni rese dal legale di Stasi in mattinata. Il dibattito sull’autonomia dei condannati definitivi nel momento della liberazione è un tema controverso e ha sollevato numerose riflessioni circa l’impatto delle loro affermazioni sulla società.
Tribunale di Sorveglianza: Procura contro la semilibertà per Stasi, differimento del procedimento
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