La comunità calcistica italiana è oggi avvolta da un velo di tristezza per la scomparsa di Giovanni Galeone, figura di spicco nel panorama del calcio italiano, avvenuta all’età di 84 anni presso l’ospedale di Udine.
La notizia, giunta in serata, segna la fine di una carriera intensa e dedita, un percorso costellato di successi, aneddoti e profonda passione per il pallone.
Galeone, nato a Fano nel 1939, incarna un’epoca del calcio italiano caratterizzata da una profonda conoscenza tattica, un acume strategico e un approccio pragmatico al gioco.
La sua figura, spesso sfuggente ai riflettori mediatici, si è distinta per la sua abilità nel valorizzare talenti, nel costruire squadre competitive e nell’interpretare le dinamiche del calcio con una lucidità rara.
La sua carriera di allenatore, pur non costellata di trofei prestigiosi, è stata profondamente significativa, lasciando un’impronta indelebile in diverse realtà calcistiche.
La sua esperienza ha spaziato tra Serie A e Serie B, testimoniando una versatilità e una capacità di adattamento notevoli.
L’esperienza all’Udinese, in particolare, rappresenta un capitolo importante, un legame profondo con il Friuli che lo ha accolto e apprezzato per le sue qualità umane e professionali.
Anche la guida del Pescara, con la sua tradizione di fucina di talenti, testimonia la sua visione di un calcio propositivo e orientato alla crescita dei giovani.
Oltre ai successi sportivi, Giovanni Galeone si è distinto per la sua integrità, la sua correttezza e la sua profonda umanità.
Era un uomo schivo, poco incline agli eccessi verbali, ma capace di trasmettere, con la sua presenza e il suo esempio, valori fondamentali come il rispetto, la dedizione e la perseveranza.
La sua capacità di creare un ambiente sereno e stimolante nello spogliatoio, basato sulla fiducia reciproca e sul lavoro di squadra, era una delle chiavi del suo successo.
La sua scomparsa lascia un vuoto in un mondo del calcio che spesso dimentica le figure meno appariscenti ma che, silenziosamente, ne hanno contribuito a plasmare l’identità e a rafforzarne le radici.
Giovanni Galeone non era solo un allenatore, ma un vero e proprio custode della tradizione calcistica italiana, un uomo che ha dedicato la sua vita al pallone con passione e dedizione, lasciando un’eredità preziosa per le future generazioni di calciatori e allenatori.
La sua memoria sarà custodita con affetto e rispetto da chi lo ha conosciuto e ammirato.






