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martedì 4 Novembre 2025

Addio Giovanni Galeone, un’era finita nel calcio italiano.

Il mondo del calcio italiano, e in particolare la città di Udine, si prepara a salutare un artefice di trionfi e un mentore per generazioni di allenatori: Giovanni Galeone, figura emblematica del calcio italiano, si è spento a 84 anni, lasciando un vuoto incolmabile.
Le esequie, previste per domani pomeriggio nel maestoso Duomo di Udine, rappresentano un momento di raccoglimento e di omaggio a un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia dello sport.

L’assenza del lutto cittadino proclamato dal Comune di Udine, seppur comprensibile in un’epoca di protocolli più stringenti, non diminuisce il peso del momento.
La presenza del sindaco e del gonfalone cittadino testimonia comunque il rispetto e la riconoscenza della comunità udinese nei confronti di Galeone, un personaggio che ha tessuto indissolubili legami con il Friuli Venezia Giulia.

In netto contrasto con la decisione udinese, la città di Pescara, città che ha visto brillare Galeone, ha proclamato il lutto cittadino, un gesto che sottolinea il profondo legame emotivo che univa l’allenatore alla sua gente.

La cerimonia funebre, avviata alle 15:30, sarà percorsa dal dolore e dalla gratitudine di una comunità che lo ha visto come un punto di riferimento.

Giovanni Galeone, originario di Napoli, non è stato solo un allenatore; è stato un architetto di successi, un costruttore di squadre capaci di sfidare i più grandi.
La sua carriera, costellata di promozioni in Serie A – quattro in totale – è la testimonianza tangibile di una visione tattica innovativa e di una capacità innata di motivare i suoi giocatori.

Da Udinese a Pescara, da Perugia a Napoli, da Como a Spal fino ad Ancona, Galeone ha lasciato un’eredità di vittorie e di valori.
Ma al di là dei trofei, l’influenza di Giovanni Galeone si è perpetuata attraverso le carriere di numerosi allenatori, tra cui il celebre Massimiliano Allegri, che ha spesso riconosciuto in lui un modello di riferimento, un maestro a cui deve molto del suo percorso professionale.
Galeone non si limitò a trasmettere conoscenze tecniche; instillò nei suoi allievi una filosofia di gioco, un approccio mentale alla competizione, e un profondo rispetto per il ruolo dell’allenatore come leader e motivatore.
La sua capacità di leggere il gioco, di identificare i punti deboli degli avversari, e di valorizzare il talento dei singoli giocatori, lo resero un allenatore unico nel panorama calcistico italiano.
La sua scomparsa segna la fine di un’era, ma il suo insegnamento continuerà a ispirare le future generazioni di allenatori e a vivere nel cuore dei tifosi.

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