La gestione dell’emergenza in Brazzano, nel territorio comunale di Cormons (Gorizia), prosegue con rigore precauzionale.
L’ordinanza di evacuazione, attualmente in vigore per le 84 persone residenti nella zona rossa, rimarrà estesa alle prossime 48 ore, una decisione presa in considerazione delle previsioni meteorologiche che annunciano precipitazioni, seppur di intensità moderata.
Questa scelta, spiegata dal sindaco Roberto Felcaro, riflette una profonda responsabilità nei confronti della sicurezza della comunità, data l’instabilità geomorfologica del sito, teatro lunedì mattina da una frana che ha tragicamente causato due decessi e un ferito.
L’accesso alla zona, e il successivo ritorno alle proprie abitazioni, sarà regolato da un protocollo dettagliato elaborato dalla Protezione Civile regionale, in stretta collaborazione con un team di geologi ed esperti.
Tale relazione, frutto di un’analisi approfondita delle condizioni del versante, definirà con precisione i tempi, i luoghi e le modalità di rientro, tenendo conto di variabili cruciali come la stabilità del terreno e i rischi potenziali.
È importante sottolineare che un’area specifica, comprensiva di cinque abitazioni, è stata dichiarata inagibile e resterà permanentemente interdetta.
L’amministrazione comunale sta attivamente supportando i residenti di queste abitazioni, avviando una complessa operazione per reperire soluzioni abitative stabili e durature, attraverso convenzioni con strutture alberghiere del territorio.
Questo intervento si pone come priorità, superando la necessità di semplici soluzioni temporanee.
Il sindaco Felcaro ha evidenziato come i prossimi due giorni di previsioni meteorologiche avranno un ruolo determinante nel valutare la reale stabilità del versante.
Un periodo di maltempo senza ulteriori problematiche e senza nuove segnalazioni di pericolo permetterebbe di procedere, verosimilmente sabato, alla revoca dell’ordinanza e al ritorno dei cittadini nelle loro abitazioni.
La prudenza rimane la parola d’ordine, poiché la salvaguardia della vita umana e la prevenzione di ulteriori rischi rappresentano l’imperativo etico e amministrativo primario in questa delicata fase di emergenza.
La comunità attende con speranza, ma anche con cautela, il momento del ritorno alla normalità, confidando nella professionalità degli esperti e nella resilienza del territorio.






