Il Questore di Trieste, accogliendo l’istanza formulata dai Carabinieri, ha ordinato la sospensione dell’attività e la conseguente chiusura temporanea del Master Bar, esercizio pubblico situato in via della Raffineria.
La decisione, calibrata per tutelare l’incolumità pubblica e preservare l’ordine, si è concretizzata a seguito di un’attenta analisi di dinamiche sociali problematiche che si sviluppavano all’interno del locale.
Il provvedimento, formalmente notificato al titolare, un cittadino afgano di 29 anni, deriva da un’approfondita indagine condotta congiuntamente dai Carabinieri della Stazione di via dell’Istria e dal Nucleo Antispedalingamento e Sanità (NAS).
L’attività di osservazione, protrattasi nel tempo, ha evidenziato una marcata e costante affluenza di soggetti con rilevati precedenti penali e di persone sottoposte a misure di prevenzione personalizzate, come l’obbligo di dimora o di soggiorno.
Le indagini non si sono limitate alla mera constatazione della presenza di figure a rischio, ma hanno documentato un contesto potenzialmente destabilizzante per la sicurezza della comunità.
L’ambiente si è configurato come un punto di convergenza per individui con propensioni a comportamenti antisociali, creando una situazione che, se non arginata, avrebbe potuto degenerare in episodi di violenza o altre gravi violazioni di legge.
Gli interventi preventivi delle forze dell’ordine, ripetuti nel corso del tempo, hanno raccolto elementi concreti e recenti che hanno reso pressante l’adozione di un provvedimento drastico come la sospensione.
La chiusura temporanea del Master Bar rappresenta, pertanto, una misura precauzionale volta a ristabilire un clima di legalità e a garantire la serenità dei cittadini.
Il provvedimento non intende pregiudicare l’attività commerciale in sé, ma impone una riflessione profonda sulle responsabilità del gestore nel garantire un ambiente sicuro e rispettoso delle norme, e sottolinea l’importanza della collaborazione tra istituzioni e operatori del settore per prevenire fenomeni di degrado sociale e criminalità.
Il futuro dell’attività commerciale dipenderà ora dalla capacità del titolare di dimostrare un impegno concreto nel contrasto a tali dinamiche problematiche, al fine di poter eventualmente ottenere la riapertura del locale.