martedì 30 Settembre 2025
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Chiusura Tirso: 150 Posti di Lavoro a Rischio, Urgono Soluzioni

La chiusura imminente dello stabilimento Tirso, con la conseguente perdita di 150 posti di lavoro, rappresenta una ferita profonda per il tessuto economico e sociale del territorio.
Il fallimento dei tentativi di accordo, reso noto oggi, sancisce l’inizio di un percorso doloroso che culminerà domani con l’invio delle lettere di licenziamento e l’ultimo giorno di attività per i lavoratori.
In un contesto così delicato, l’intervento proattivo e mirato delle politiche attive del lavoro si rivela non solo auspicabile, ma imprescindibile per mitigare l’impatto negativo e favorire una transizione sostenibile per i lavoratori coinvolti.

Andrea Rizzo, segretario regionale della Uiltec Uil, ha sottolineato con forza la centralità di queste misure, evidenziando come la Regione abbia già intrapreso azioni concrete in questa direzione.
Queste politiche, che vanno ben oltre il semplice incentivo all’assunzione, devono costituire un vero e proprio percorso di riqualificazione professionale, personalizzato per rispondere alle specifiche esigenze dei lavoratori e del mercato del lavoro.
La sfida è particolarmente complessa, considerando che l’età media dei dipendenti supera i 50 anni, un dato che aggrava le difficoltà di reinserimento lavorativo.
Inoltre, le competenze acquisite nel settore tessile, un comparto in declino a livello europeo, risultano meno immediatamente spendibili in altri contesti produttivi.
La chiusura dello stabilimento Tirso, uno degli ultimi impianti di filatura ancora operativi in Europa, testimonia la profonda trasformazione che il settore sta vivendo.

Il reinserimento di lavoratori con decenni di esperienza nel tessile non è un processo semplice.

Richiede un’analisi accurata delle loro competenze, l’identificazione di potenziali aree di trasferimento, e la fornitura di formazione specifica e aggiornamento professionale.

Non si tratta solo di trovare un nuovo impiego, ma di accompagnare questi lavoratori in un percorso di crescita e adattamento che possa garantire loro una nuova opportunità di realizzazione professionale.

Le politiche attive del lavoro devono agire come un ponte, facilitando questa transizione e offrendo un supporto concreto e personalizzato.

L’impegno del sindacato, insieme all’azione della Regione e alla collaborazione delle imprese, è fondamentale per affrontare questa sfida con determinazione e responsabilità, tutelando il patrimonio di competenze e l’esperienza maturata dai lavoratori della Tirso.

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