Il protocollo d’intesa siglato oggi dal Prefetto Ester Fedullo e dal Sindaco Rodolfo Ziberna rappresenta un’innovativa strategia di sicurezza urbana a Gorizia, configurandosi come un modello di collaborazione attiva tra istituzioni e comunità locale.
L’iniziativa, denominata “Controllo di Vicinato”, si pone l’obiettivo primario di rafforzare il tessuto sociale attraverso la partecipazione civica nella prevenzione e nel contrasto alla criminalità, superando l’approccio tradizionale basato unicamente sull’intervento delle forze dell’ordine.
L’essenza del protocollo risiede nella creazione di gruppi di volontari, accuratamente formati e coordinati, incaricati di osservare e monitorare il territorio, agendo come “occhi e orecchie” per le autorità competenti.
Questi gruppi non operano in maniera autonoma, ma in stretto coordinamento con le forze di polizia, segnalando situazioni anomale o sospette, elementi cruciali per una risposta rapida ed efficace.
La condivisione di informazioni, anche retrospettive relative a furti in abitazione o altri reati, costituisce un elemento fondamentale per una comprensione più approfondita delle dinamiche criminali locali e per la definizione di strategie di prevenzione mirate.
L’iniziativa va oltre la semplice segnalazione di reati; mira a costruire un rapporto di fiducia e collaborazione tra cittadini e istituzioni, elementi imprescindibili per un clima di sicurezza condivisa.
Il protocollo non intende sostituire le attività di polizia, ma integrarle, valorizzando il contributo dei cittadini come soggetti attivi nella tutela del bene comune.
Si tratta di un approccio olistico che riconosce che la sicurezza urbana è una responsabilità collettiva e che la percezione di sicurezza è tanto importante quanto la sua effettiva presenza.
Il Prefetto Fedullo ha evidenziato come il “Controllo di Vicinato” costituisca un significativo passo avanti nella costruzione di una società più sicura e giusta, promuovendo la legalità e contrastando l’insicurezza percepita che spesso alimenta la paura e la sfiducia.
La partecipazione attiva dei cittadini, rafforzata dalla condivisione di responsabilità e dalla costruzione di un legame sociale più solido, si configura come uno strumento potente per riappropriarsi degli spazi pubblici e per promuovere un senso di appartenenza alla comunità.
L’accordo sottolinea l’importanza di definire chiaramente i limiti operativi e le competenze dei volontari, garantendo il rispetto delle normative vigenti e la tutela dei diritti civili.
Si tratta di un modello replicabile che può contribuire a creare comunità più resilienti e sicure, dove la collaborazione e la fiducia reciproca sono i pilastri fondamentali.








