Dopo un periodo di siccità protratto, caratterizzato dalla carenza di precipitazioni significative che ha progressivamente incrementato la tensione idrica in Friuli Venezia Giulia, la notte scorsa ha segnato una variazione atmosferica di rilievo.
A partire dalle ore serali di ieri, una perturbazione ha iniziato a manifestarsi sulla fascia orientale regionale, colpendo in particolare la valle dell’Isonzo, la linea costiera e l’area carsica con una sequenza di rovesci e temporali.
L’evoluzione del fronte perturbato ha poi determinato un’estensione degli eventi meteorologici avversi.
Superata la mezzanotte, i fenomeni precipitativi si sono estesi alla prealpina, coinvolgendo anche le aree a monte.
Nelle ore successive, la pianura e la costa hanno registrato precipitazioni moderate, con accumuli complessivi di entità limitata, benché comunque benvenuti in un contesto di prolungata aridità.
I fenomeni temporaleschi più intensi, tuttavia, si sono concentrati principalmente nelle aree limitrofe, al di fuori dei confini regionali, interessando in particolare il Veneto e l’Istria, dove l’energia atmosferica si è scaricata con maggiore veemenza.
Le rilevazioni, comunicate dalla Protezione Civile in un aggiornamento sull’allerta meteo, indicano che la perturbazione continuerà la sua traiettoria, con il passaggio della depressione in quota sopra la regione e una conseguente rotazione dei venti in quota, da direzioni prevalentemente sud-occidentali verso settori settentrionali.
Questo cambiamento dinamico suggerisce che l’instabilità atmosferica persisterà, con alternanza di precipitazioni sparse, caratterizzate da rovesci e temporali, intervallate da momenti di relativa calma.
La variabilità sarà quindi la parola d’ordine per l’intera giornata.
La situazione idrogeologica, pur migliorando con queste precipitazioni, resta delicata a causa del deficit pluviometrico accumulato nei mesi precedenti.
Il monitoraggio del territorio rimane quindi prioritario per prevenire eventuali criticità, come frane o esondazioni, sebbene al momento non siano state segnalate alla Sala Operativa Regionale e al Numero Unico di Emergenza 112 situazioni di dissesti significativi.
L’attenzione è focalizzata sulla valutazione dell’impatto di queste piogge sulla ricarica delle risorse idriche e sulla sua capacità di alleviare la pressione sulla rete idrica regionale.