La decisione del questore Pasquale Antonio de Lorenzo, emanata in relazione agli eventi che hanno insanguinato il locale di Premariacco all’inizio di luglio, rappresenta un intervento amministrativo severo ma necessario, giustificato dall’applicazione dell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
La sospensione, disposta per un periodo di venti giorni, della licenza di somministrazione e di pubblico spettacolo, testimonia la gravità delle dinamiche emerse e la responsabilità del locale nel garantire la sicurezza e l’incolumità dei suoi frequentatori, soprattutto dei minori.
Gli episodi che hanno portato a questa decisione non sono stati singoli, ma parte di un quadro più allarmante.
La notte del 4 luglio, un atto di violenza sessuale perpetrato nei pressi del locale ha gettato un’ombra sinistra sull’intera comunità.
L’individuazione rapida dei presunti responsabili e la loro denuncia all’autorità giudiziaria dimostrano l’efficacia delle immediate azioni investigative, ma non cancellano l’orrore dell’accaduto.
A ciò si è aggiunta, il giorno successivo, una situazione altrettanto preoccupante: una giovane, ancora in età adolescenziale, è stata soccorsa in ospedale in condizioni critiche a seguito di un grave intossicazione da alcol.
Questo fatto solleva interrogativi urgenti non solo sulla gestione della somministrazione di bevande alcoliche all’interno del locale, ma anche sulle possibili dinamiche di pressione sociale e sulla mancanza di consapevolezza dei rischi legati al consumo di alcol tra i giovani.
L’episodio evidenzia una potenziale disattenzione verso le procedure di controllo dell’età e la prevenzione di comportamenti pericolosi.
La decisione del questore non si limita a una punizione, ma si configura come un campanello d’allarme per l’intera area della sicurezza pubblica e della tutela dei minori.
Sottolinea la necessità di un’analisi approfondita delle responsabilità di ogni soggetto coinvolto, dai gestori del locale alle forze dell’ordine, fino alla comunità nel suo complesso.
Richiede una riflessione più ampia sui modelli di socializzazione giovanile, sul ruolo dell’educazione alla legalità e sulla necessità di rafforzare i controlli e le misure preventive per evitare che simili tragedie si ripetano.
La sospensione della licenza rappresenta un momento di rottura, un’opportunità per ripensare le modalità di gestione di luoghi pubblici e di garantire un ambiente sicuro e rispettoso dei diritti di tutti.