Un significativo accordo, frutto di un dialogo costruttivo tra il Governo e le Regioni a Statuto Speciale, sancisce un ristoro economico per il Friuli Venezia Giulia, quantificabile in circa 37 milioni di euro nei prossimi tre anni.
Questa compensazione mira a mitigare l’impatto finanziario derivante dall’implementazione di misure nazionali volte a ridurre l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF), come delineato nella Legge di Bilancio dello Stato per il 2025.
L’annuncio è stato rilasciato da Massimiliano Fedriga, Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e Presidente della Conferenza delle Regioni, sottolineando l’importanza di un approccio collaborativo.
L’intesa, formalizzata tra il Ministero dell’Economia, le Regioni a Statuto Speciale e le Province Autonome di Trento e Bolzano, risponde a una specifica problematica: il trasferimento di competenze fiscali e la conseguente riduzione delle entrate tributarie nelle casse regionali, causate da politiche di alleggerimento fiscale a livello nazionale.
L’accordo riconosce esplicitamente la necessità di compensare queste minori entrate, garantendo alle Regioni a Statuto Speciale la capacità di perseguire autonomamente le proprie politiche di welfare e sviluppo economico.
Il Governo, in linea con il principio dell’autonomia finanziaria delle Regioni, ha stanziato un fondo complessivo di 250 milioni di euro, distribuito in un arco temporale triennale.
Questa cifra riflette la complessità delle dinamiche finanziarie regionali e la necessità di una programmazione a medio termine.
La cifra destinata al Friuli Venezia Giulia rappresenta una quota significativa di questo stanziamento, testimoniando l’importanza strategica del territorio.
Fedriga ha insistito sul carattere “pattizio” dell’accordo, evidenziando come il risultato sia il prodotto di una negoziazione costruttiva e non un atto unilaterale del Governo.
Questa prospettiva sottolinea il ruolo cruciale delle Regioni nel definire le proprie politiche fiscali e la necessità di un rapporto di collaborazione e fiducia con l’esecutivo nazionale.
La decisione, infatti, non è stata imposta dall’alto, ma è emersa da un processo di discussione e confronto che ha coinvolto tutti gli attori interessati.
Il ristoro è articolato in tranche: 100 milioni di euro destinati al 2026, 100 milioni per il 2027 e 50 milioni per il 2028, offrendo una prevedibilità finanziaria a medio termine per le amministrazioni regionali.
Per il Friuli Venezia Giulia, l’erogazione si concretizzerà in 14,4 milioni nel 2026, 14,7 nel 2027 e 7,6 nel 2028.
Un elemento chiave dell’accordo è l’istituzione, a partire dal 2026, di un tavolo tecnico permanente composto da rappresentanti del Ministero dell’Economia e delle Regioni Autonome.
Questo organismo avrà il compito di monitorare l’andamento delle entrate tributarie, analizzando l’efficacia delle misure adottate e verificando la persistenza delle condizioni che hanno portato alla stipula dell’intesa.
Questo meccanismo di controllo garantisce una maggiore trasparenza e responsabilità nella gestione delle risorse finanziarie, rafforzando il rapporto di collaborazione tra Stato e Regioni e assicurando una governance più efficace.
L’intesa rappresenta quindi un passo avanti verso il rafforzamento dell’autonomia finanziaria delle Regioni a Statuto Speciale e verso una gestione più equa e sostenibile delle risorse pubbliche.






