La comunità montana friulana è in stato di allerta dalla sera precedente, quando è stata lanciata la ricerca di due escursionisti statunitensi, scomparsi durante un percorso nell’impervio cuore delle Dolomiti Friulane.
La coppia, impegnata a completare un itinerario ad anello che si snoda tra le vette più iconiche della regione, era partita dal Rifugio Flaiban Pacherini nelle prime ore del mattino, con l’intento di raggiungere il Rifugio Pordenone, a Cimolais.
La prenotazione per il pernottamento, non mantenuta, ha destato il campanello d’allarme, innescando un’operazione di soccorso complessa e articolata.
La difficoltà del territorio, caratterizzato da sentieri impervi e spesso esposti, rende l’intervento delicato e potenzialmente rischioso per le squadre di soccorso.
La ricerca notturna, condotta in assetto operativo speciale, ha visto impiegati immediatamente l’elisoccorso regionale e un elicottero dell’Aeronautica militare, setacciando ogni possibile ricovero di fortuna e anfratto, senza però ottenere risultati.
L’oscurità e le condizioni meteorologiche, seppur non avverse, hanno rappresentato un ulteriore ostacolo.
Al sorgere dell’alba, le operazioni sono riprese con rinnovato vigore.
Un elicottero civile ha trasportato squadre di soccorritori delle Stazioni Alpina di Forni di Sopra e Valcellina in posizioni strategiche, da dove hanno iniziato a perlustrare a piedi le zone considerate più critiche.
Si tratta di sette squadre specializzate, supportate dai Vigili del Fuoco, che stanno procedendo con estrema cautela, analizzando ogni dettaglio del terreno alla ricerca di tracce o indizi che possano rivelare il luogo in cui gli escursionisti si sono smarriti.
L’operazione testimonia la complessità dei soccorsi in ambiente alpino e l’importanza di una preparazione meticolosa e di un coordinamento impeccabile tra le diverse componenti intervenute.
La speranza è che le incessanti ricerche possano portare presto a un esito positivo, restituendo in salvo i due escursionisti e alleviando l’angoscia delle comunità locali, profondamente legate a questo territorio di straordinaria bellezza e al contempo severo custode.
Il rilievo topografico del territorio, unito alla profonda conoscenza del personale di soccorso, è cruciale per interpretare correttamente i segni lasciati dagli escursionisti e ricostruire il loro possibile percorso.
L’attenzione è focalizzata su potenziali aree di deviazione dal sentiero principale, come spuntoni rocciosi o formazioni naturali che potrebbero aver attirato la loro attenzione, spingendoli ad allontanarsi dal tracciato prestabilito.