La storica azienda tessile Tirso, fiore all’occhiello del distretto industriale di Muggia (Trieste), un’entità profondamente radicata nel tessuto socio-economico del territorio, ha evitato la liquidazione grazie a un’operazione di salvataggio complessa e coordinata.
Il destino di circa 160 lavoratrici e lavoratori, i cui posti di lavoro erano appesi a un filo, è stato scongiurato dall’intervento di un gruppo internazionale con solide basi operative in Italia, una realtà con una comprovata esperienza nel settore manifatturiero e un’attenzione particolare alla sostenibilità e all’innovazione.
Questo successo si configura come un secondo atto di resilienza per l’area, a seguito di una situazione analoga affrontata con successo in precedenza con la Wartsila.
Il risultato è il frutto di un’azione sinergica e proattiva, che ha visto la Regione Friuli Venezia Giulia, Confindustria Alto Adriatico, le rappresentanze sindacali e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) collaborare attivamente per trovare una soluzione percorribile.
La collaborazione interistituzionale ha permesso di superare gli ostacoli burocratici e di creare un ambiente favorevole all’investimento.
L’intesa siglata rappresenta un punto di svolta cruciale, capace di allentare la pressione temporale che gravava sull’azienda, la quale si trovava sull’orlo di un piano di ristrutturazione radicale che avrebbe comportato l’immediata cessazione dei rapporti di lavoro a partire dal 1° ottobre.
Il prossimo appuntamento, in programma presso il MIMIT, vedrà la presentazione formale del piano industriale dettagliato, un documento strategico che delinea le azioni concrete per il rilancio produttivo e commerciale di Tirso.
Il piano industriale non si limiterà a una mera analisi delle performance passate, ma si proietterà verso il futuro, ponendo l’accento su fattori chiave come l’adozione di tecnologie avanzate, l’ottimizzazione dei processi produttivi, l’ampliamento dell’offerta di prodotti e servizi, la ricerca di nuovi mercati e la valorizzazione del brand “Made in Italy”.
Si prevede un forte investimento in ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di introdurre nuove collezioni che rispondano alle esigenze di un mercato in continua evoluzione, sempre più attento alla qualità, all’etica e alla responsabilità ambientale.
L’acquisizione da parte di un gruppo internazionale implica anche un’opportunità di crescita per Tirso, grazie all’accesso a risorse finanziarie, competenze manageriali e network commerciali a livello globale.
Si auspica che questa nuova fase possa segnare il ritorno a una solida redditività per l’azienda, con la creazione di nuovi posti di lavoro e un rafforzamento del suo ruolo all’interno del tessuto industriale regionale e nazionale, contribuendo alla salvaguardia del patrimonio manifatturiero italiano e al mantenimento di un’eccellenza nel settore tessile.
La sfida ora è trasformare questa intesa in un successo duraturo, garantendo un futuro prospero per Tirso e per le sue lavoratrici e i suoi lavoratori.