Nella quiete notturna, l’IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo di Trieste ha aperto le proprie porte all’accoglienza di un nucleo familiare proveniente da una realtà segnata da profonda sofferenza.
Un evento delicato, che si inserisce nel contesto più ampio di un corridoio umanitario orchestrato dalla Farnesina, volto a offrire una via di speranza e assistenza a persone vulnerabili fuggite dalla Striscia di Gaza.
Il viaggio, intriso di incertezze e gravami emotivi, ha visto l’arrivo in aeroporto a Verona di una bambina di otto anni e del suo fratellino di sette, accompagnati dal loro padre.
La madre, precedentemente separata dal resto della famiglia, ha ricevuto cure mediche essenziali presso l’ospedale di Cattinara, un primo passo verso la ricostruzione della loro esistenza.
Il trasferimento dal Veneto alla regione Friuli Venezia Giulia è stato meticolosamente coordinato dalla Sores Fvg, che ha predisposto un’ambulanza per garantire un trasporto sicuro e dignitoso.
L’arrivo al Burlo Garofolo ha rappresentato un momento di tregua, un rifugio temporaneo in un contesto di sofferenza globale.
La delicata situazione familiare ha richiesto un approccio multidisciplinare.
Dopo una prima valutazione medica, i bambini sono stati accolti nella Clinica Pediatrica, dove sono in corso approfonditi accertamenti diagnostici.
Il personale medico sta lavorando per comprendere appieno le conseguenze, sia fisiche che psicologiche, derivanti dalla loro difficile esperienza.
Nonostante le avversità vissute, le loro condizioni cliniche generali appaiono relativamente stabili, segno della resilienza infantile e della forza d’animo dei genitori.
Questo gesto di accoglienza riflette un impegno profondo da parte dell’istituto Burlo Garofolo, che da sempre si distingue per la sua vocazione all’eccellenza in ambito materno infantile e per la sua apertura verso le comunità in difficoltà.
L’istituto, in una nota ufficiale, ha espresso la sua gratitudine e ammirazione per il pronto soccorso e la Pediatria, lodando la professionalità, l’empatia e la dedizione del personale, pilastri fondamentali per la cura e il benessere dei più piccoli, soprattutto in situazioni di emergenza e vulnerabilità.
L’evento sottolinea l’importanza cruciale della cooperazione internazionale e della solidarietà umana di fronte alle crisi umanitarie, offrendo un raggio di speranza per un futuro più sereno.