giovedì 4 Settembre 2025
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Trieste

Trieste, arrestato per truffe online: scoperto arsenale e droga.

L’attività di contrasto alla criminalità informatica, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Trieste, ha portato all’arresto di un uomo marocchino di 33 anni, con precedenti penali e già noto alle autorità.
L’operazione, sviluppatasi a inizio mese, ha visto il coinvolgimento del Nucleo Investigativo e di un’unità cinofila della Polizia Locale, coronando una serie di indagini che avevano messo nel mirino un modus operandi fraudolento perpetrato online.

L’uomo, sospettato di perpetrare truffe tramite l’utilizzo illecito di dati personali rubati – una pratica sempre più diffusa e dannosa che minaccia la sicurezza economica di individui e istituzioni – è stato sorpreso durante una perquisizione domiciliare presso il suo appartamento in via Vergerio.
La complessità dell’indagine ha richiesto un approccio investigativo multidisciplinare, volto a ricostruire la rete di relazioni e gli strumenti utilizzati dal presunto truffatore.

La perquisizione ha permesso di rinvenire un arsenale di strumenti e materiali connessi alle attività criminali.

Oltre a ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, tra cui marijuana e cocaina, è stato sequestrato un bilancino di precisione, elemento chiave nella pesatura e distribuzione di stupefacenti.
La corrispondenza bancaria indirizzata a terzi solleva interrogativi su possibili operazioni di riciclaggio di denaro sporco, aspetto che sarà oggetto di ulteriori approfondimenti da parte degli inquirenti.

Due computer portatili, uno dei quali conteneva una vasta collezione di documenti identificativi e fotografie di ignoti, suggeriscono l’utilizzo di queste informazioni per la creazione di identità fittizie, probabilmente impiegate nell’apertura di conti correnti utilizzati per attività illecite.
La presenza di dieci telefoni cellulari, spesso utilizzati per comunicazioni criptate e per la gestione di diverse identità online, complica ulteriormente le indagini e testimonia l’organizzazione del sistema criminale.
La scoperta di una rivoltella, priva di documentazione e munizioni, ha aggiunto un ulteriore elemento di gravità alla situazione.

L’uomo non è stato in grado di fornire spiegazioni plausibili sulla presenza dell’arma in suo possesso, sollevando sospetti sulla sua pericolosità e sulla possibile connessione con altre attività criminali.
L’arrestato è stato trasferito in custodia cautelare presso il carcere di Trieste, in attesa di un processo.
Il materiale sequestrato è stato posto sotto custodia, in attesa di essere analizzato dagli esperti forensi, per ricostruire la dinamica dei reati commessi e identificare eventuali complici.
L’operazione sottolinea l’importanza della cooperazione tra diverse forze dell’ordine per contrastare efficacemente la criminalità organizzata e proteggere la collettività da fenomeni sempre più sofisticati e insidiosi.

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