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Volontari Protezione Civile: Via all’Emendamento del Testo Unico 81/2008

La Conferenza delle Regioni ha espresso unanime consenso a un emendamento cruciale al decreto legislativo 81/2008, il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, un provvedimento destinato a ridisegnare il quadro normativo che coinvolge il volontariato di Protezione Civile e a mitigare le responsabilità legali gravanti sugli enti e i funzionari coinvolti, con un’attenzione particolare ai sindaci.

L’accordo, siglato il 5 agosto, rappresenta il risultato di una collaborazione sinergica tra il Friuli Venezia Giulia e il Dipartimento nazionale della Protezione Civile.

L’intervento non si configura come una semplice correzione del testo esistente, bensì come una precisa delimitazione dell’ambito di applicazione del decreto 81/2008 per quanto riguarda le attività svolte dai volontari e dagli attori istituzionali che compongono il sistema di Protezione Civile.
Il fulcro della revisione risiede nella necessità di inquadrare la formazione, l’informazione e la sorveglianza sanitaria – elementi imprescindibili per la sicurezza – in un contesto normativo specifico, distinto dalla regolamentazione tradizionale dei luoghi di lavoro.

Si tratta di riconoscere la natura peculiare del servizio di Protezione Civile, intrinsecamente legata alla risposta ad emergenze e alla solidarietà sociale.
L’approvazione da parte della Conferenza delle Regioni rafforza ulteriormente la tutela legale dei volontari, un aspetto già affrontato con una precedente legge regionale.

Al contempo, garantisce agli amministratori locali, spesso chiamati a coordinare interventi in situazioni di crisi, una protezione legale da potenziali responsabilità derivanti dall’applicazione delle norme previste per i datori di lavoro.
L’obiettivo primario è una conciliazione virtuosa tra l’imperativo della sicurezza e i valori di solidarietà e impegno civico che animano il volontariato di Protezione Civile.
L’emendamento implica anche una riflessione più ampia sul regime sanzionatorio attualmente in vigore, al fine di renderlo coerente con la specifica cornice normativa che regola il volontariato.

L’introduzione di sanzioni adeguate e proporzionate rifletterebbe una comprensione più accurata del ruolo e delle peculiarità di chi opera nel sistema di Protezione Civile.
Conclusa la fase di concertazione con le Regioni, il testo emendato sarà trasmesso al Governo, che potrà recepirlo attraverso un prossimo decreto legge.

Parallelamente, si avvierà un processo di definizione delle attività che, in seguito a questa revisione, non saranno più soggette alle disposizioni del decreto legislativo 81/2008, liberando risorse e semplificando le procedure operative, senza compromettere la sicurezza delle persone coinvolte.
L’iniziativa mira a un sistema più efficiente, equo e in linea con lo spirito di collaborazione e dedizione che caratterizza il servizio di Protezione Civile.

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