lunedì 15 Settembre 2025
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Euro Rotelli e Auster: un Cammino di Assenze a Sacile

Il Cammino dell’Assenza: Euro Rotelli e l’Eredità di Paul Auster a Palazzo RagazzoniL’esposizione “New York, Paul Auster and me”, presentata a Palazzo Ragazzoni a Sacile, non è una mostra fotografica nel senso convenzionale del termine, ma un’immersione esperienziale nel cuore pulsante di una metropoli e nell’anima di un intellettuale.

L’opera di Euro Rotelli, fotografo pubblicitario e artista, si configura come un omaggio vibrante e originale alla figura di Paul Auster, scomparso nel 2024, e alla sua visione inconfondibile di New York.

Curata da Elena Cantori (Start Cultura Trieste), con il sostegno del Comune di Sacile e della Regione Fvg, la mostra si presenta come un dialogo intimo tra sguardo fotografico e scrittura letteraria, un’esplorazione del significato dell’erranza e della scoperta inattesa.
Rotelli, con una carriera costellata di riconoscimenti e mostre in Italia e all’estero, ha tradotto in immagini la filosofia di Auster, in particolare quella espressa nella “Trilogia di New York”.

“Città di vetro”, con la sua rappresentazione di un labirinto urbano e di un cammino privo di direzione, è il punto di partenza di questa ricerca visiva.

L’artista non intende documentare New York, ma piuttosto catturarne l’essenza, la sua complessità intrinseca.
Novanta immagini in bianco e nero si susseguono, non come un reportage, ma come frammenti di un diario di viaggio, ognuna intrisa di una malinconia sottile e di una profonda riflessione sulla condizione umana.
L’estetica della mostra è profondamente legata alle parole dello stesso Auster: “Lasciavo l’appartamento e giravo per la città, mai con un’autentica meta, andando semplicemente dove lo portavano le gambe.

” Questa frase diventa il fulcro della ricerca di Rotelli, che trasforma l’atto del vagare senza scopo in un esercizio di visione, una forma di scrittura parallela in cui la fotografia si fa voce narrante.

La macchina fotografica non è uno strumento di registrazione, ma uno strumento di rivelazione, capace di cogliere le contraddizioni, le ombre e le luci di una città caleidoscopica, dove la ricchezza convive con la miseria, la follia immaginata si fonde con la realtà quotidiana.

Il progetto, che ha ricevuto l’approvazione e il supporto attivo di Paul Auster, si concretizza in una traduzione visiva che ne amplifica il significato e l’eco emotiva.
L’esposizione non mira a presentare un’immagine stereotipata della “Grande Mela”, ma a sondare le profondità di un’esperienza esistenziale, a rivelare la bellezza nascosta nel quotidiano, la poesia celata nella banalità.

L’opera si propone come un invito a perdersi, a lasciarsi guidare dall’istinto, a scoprire nuovi orizzonti, non attraverso una mappa prestabilita, ma attraverso il percorso inaspettato del cammino.

Il volume “New York, Paul Auster and me” (Postcart Edizioni, 2023), presentato in occasione dell’inaugurazione, offre un approfondimento ulteriore, accompagnando il visitatore in questo viaggio suggestivo e ricco di significato.

La mostra, ad ingresso libero, è aperta al pubblico fino al 5 ottobre, offrendo un’occasione unica per dialogare con l’arte e con le parole di due maestri contemporanei.

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