La Fondazione Pordenonelegge, in sinergia con Link Mediafestival di Trieste e grazie al prezioso sostegno di Crédit Agricole Italia, celebra la XVIII edizione del prestigioso Premio “La storia in un romanzo”, un riconoscimento che si distingue per la sua capacità di coniugare l’arte della narrazione con la rigorosa ricostruzione storica. L’annuncio, anticipazione della ventiseiesima edizione di pordenonelegge, in programma dal 17 al 21 settembre, culminerà con la consegna del premio allo scrittore Ildefonso Falcones sabato 20 settembre al Teatro Verdi. Il premio, un’elegante Tallero d’argento dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, moneta che anticipa il concetto di unione monetaria europea, simboleggia l’auspicio di un dialogo pacifico e una convivenza armoniosa tra culture e popoli.Il Premio “La storia in un romanzo” si è distinto nel corso degli anni per aver onorato figure di spicco della letteratura mondiale, riconoscendo la loro abilità nel trasfondere eventi storici in racconti avvincenti e profondamente umani. Tra i precedenti destinatari figurano nomi illustri come Arturo Pérez-Reverte, Abraham Yehoshua, Art Spiegelman, Alessandro Baricco, Ian McEwan, Martin Amis, Umberto Eco, Emmanuel Carrère, Javier Cercas, Wole Soyinka, Robert Harris, Svetlana Aleksievič, Olga Tokarczuk, Fernando Aramburu, Jhumpa Lahiri, Annie Ernaux e, più recentemente, Azar Nafisi. La selezione di Ildefonso Falcones si inserisce in questa illustre galleria, riconoscendo la sua maestria nell’intrecciare finzione e realtà storica.Parallelamente al riconoscimento, Longanesi annuncia l’imminente pubblicazione del nuovo romanzo di Falcones, “In guerra e in amore”, un’attesa che si protrae a distanza di quasi vent’anni dal successo planetario de “La Cattedrale del Mare”. Quest’opera segna un ritorno alle atmosfere epiche e coinvolgenti che hanno caratterizzato il suo capolavoro, proponendo al lettore una nuova e imperdibile puntata di una saga che si nutre di storia, passione e avventura. “In guerra e in amore” rivela un affresco inedito ambientato nel Regno di Napoli del 1442, un periodo cruciale di transizione politica e culturale. Il romanzo si distingue per la complessa caratterizzazione dei personaggi femminili, figure spesso trascurate nella narrazione storica, e per l’attenta ricostruzione del contesto sociale e culturale del tempo. Protagonista è Arnau Estanyol, conte di Navarcles, un uomo legato al re da vincoli di amicizia e lealtà, coinvolto nelle vicende politiche e militari che animano la corte aragonese. La trama si fa più intricata con l’introduzione del personaggio di Gaspar, il fratellastro di Arnau, che rappresenta una minaccia costante al suo benessere e alla stabilità del regno. Il romanzo, fedele all’approccio distintivo di Falcones, non si limita a raccontare una storia d’amore e di guerra, ma si propone di esplorare le dinamiche del potere, le ambizioni umane e i conflitti che hanno plasmato la storia del nostro Paese, offrendo al lettore un’esperienza di lettura ricca di emozioni e spunti di riflessione.
Falcones e la Storia: Annunciato il Premio Pordenonelegge
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