A settembre, il Teatro Verdi di Trieste e l’Hangar Aeroporto Duca d’Aosta di Gorizia saranno teatro di un’opera di rara intensità artistica: *Fedeli d’amore*, un’inedita forma di spettacolo che intreccia musica, teatro e letteratura per esplorare il complesso rapporto tra Carlo Michelstaedter ed Enrico Mruele.
L’opera, commissionata al compositore Giorgio Battistelli, rappresenta un atto di riappropriazione culturale per il Friuli Venezia Giulia, in linea con il programma Go!2025 Nova Gorica-Gorizia, Capitale Europea della Cultura.
L’ispirazione primaria affonda le radici nell’opera di Claudio Magris, in particolare nel romanzo di debutto che offre un ritratto suggestivo di Michelstaedter, figura centrale del pensiero europeo del Novecento, la cui breve esistenza, conclusasi tragicamente con il suicidio a soli 23 anni, lascia un’eredità di riflessioni profonde sull’esistenza, la morale e la condizione umana.
*Fedeli d’amore* non è una biografia nel senso stretto del termine, ma una rielaborazione drammaturgica che trascende la mera cronologia degli eventi per indagare l’essenza del legame che unì Michelstaedter e Mruele, un’amicizia che si rivela essere un rifugio, un sostegno reciproco di fronte all’angoscia e al senso di alienazione.
La partitura di Battistelli, arricchita da un libretto di Arnaldo Colasanti, si configura come un viaggio emotivo attraverso l’interiorità dei due protagonisti.
Bryan Lopez Gonzales interpreta Carlo, un tenore la cui voce incarna l’erudizione, la sensibilità tormentata e la ricerca di un significato trascendente, mentre Federico Longhi, nel ruolo di Enrico, personifica la forza d’animo, la capacità di affrontare il mondo con coraggio, pur consapevole delle sue fragilità.
Il coro, rappresentante il “mondo”, funge da contraltare, un coro che esprime il giudizio, il disprezzo, le convenzioni sociali che opprimono e isolano i due giovani intellettuali.
Il progetto, promosso con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, si inserisce in un più ampio disegno di valorizzazione del patrimonio culturale regionale, restituendo al FVG un ruolo di primo piano nel panorama europeo come luogo di incontro e scambio di idee.
Come sottolineato dal Vicegovernatore con delega alla Cultura, Mario Anzil, l’opera celebra la profondità del pensiero michelstaedteriano e l’importanza di recuperare le voci che hanno segnato la storia del nostro territorio, restituendo al Friuli Venezia Giulia un ruolo centrale nel dialogo culturale europeo.
*Fedeli d’amore* si propone dunque come un’esperienza artistica intensa e commovente, un omaggio a due figure emblematiche che hanno saputo interrogare il senso della vita con coraggio e profondità.