Friuli Venezia Giulia: Un Ponte Culturale tra Capitali Italiane

Nel contesto di una visione strategica che abbraccia il passaggio di consegne tra GO! 2025, Capitale Europea della Cultura, e Pordenone 2027, Capitale Italiana della Cultura, la Regione Friuli Venezia Giulia ha concepito un’iniziativa innovativa denominata “Capitali”.
Questo progetto ambizioso mira a creare un ponte culturale dinamico che connetta il territorio regionale con il resto d’Italia, valorizzando e promuovendo le Capitali della Cultura come fulcro di identità e creatività.
L’idea cardine di “Capitali” è quella di un itinerario itinerante, una sorta di “ambasciata culturale” friulana che si sposterà in città italiane selezionate per la loro rilevanza storica, artistica e letteraria.
Non si tratta semplicemente di una promozione di eventi, ma di un’immersione culturale volta a creare sinergie e a favorire lo scambio di idee tra operatori del settore, scrittori, editori e pubblico.

L’annuncio, formalizzato dal Vicepresidente e Assessore alla Cultura e Sport del Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil, a conclusione della prestigiosa rassegna “Più Libri Più Liberi” a Roma, sottolinea l’impegno della Regione a consolidare il ruolo del Friuli Venezia Giulia come polo culturale attivo e propositivo.
Lo stand regionale, configurato come una vera e propria “casa” per gli editori e gli scrittori friulani, ha rappresentato un’occasione preziosa per presentare il patrimonio letterario e editoriale del territorio a un pubblico nazionale e internazionale.
Il 2026 vedrà il Friuli Venezia Giulia protagonista in importanti manifestazioni culturali a livello nazionale.
Oltre alla consueta presenza al Salone del Libro di Torino e alla Buchmesse di Francoforte, un ritorno significativo è previsto a Roma, in occasione della Fiera dei piccoli e medi editori italiani.
Questa partecipazione rafforzerà il legame con la capitale e offrirà ulteriori opportunità di visibilità e networking.“Capitali” si inserisce in un quadro più ampio di politiche culturali volte a rafforzare l’identità territoriale, a stimolare la creatività e a promuovere la lettura.
L’iniziativa non è solo una vetrina per gli editori e gli scrittori friulani, ma anche un’occasione per avvicinare il pubblico alla ricchezza del patrimonio culturale italiano, favorendo un dialogo costruttivo tra le diverse realtà regionali e nazionale.
Si tratta di un investimento strategico nel futuro della cultura italiana, volto a creare un ecosistema culturale vivace e sostenibile.

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