Gorizia invasa dai pinguini: arte, memoria e speranza in una città europea

L’inattesa apparizione di un’inconsueta schiera di novanta pinguini ha invaso la storica piazza Sant’Antonio a Gorizia, trasformando l’alba in un evento carico di significato simbolico.
L’installazione, opera del collettivo artistico Ges Net, soprannominato il “Banksy triestino”, non è un mero atto estetico, ma un’esplicita dichiarazione d’intenti, un ponte tra l’arte, la memoria e la speranza per il futuro.
La scelta di Gorizia non è casuale: la città, insieme a Nova Gorica, ha recentemente concluso il suo anno come Capitale Europea della Cultura, un percorso che ha celebrato l’unità e la cooperazione transfrontaliera.
L’intervento artistico si colloca perfettamente in questa cornice, richiamando lo spirito di GO2025! e allineandosi con la festività di San Nicolò, giorno dedicato alla generosità e alla gioia infantile.

L’opera, come sempre realizzata con materiali di recupero e lasciata a disposizione del pubblico, incarna la filosofia di Ges Net: l’arte come gesto partecipativo, come dono alla comunità.

La possibilità per i cittadini di portare a casa i pinguini, un invito tangibile all’adozione simbolica, amplifica ulteriormente il messaggio di condivisione e responsabilità.

L’artista, attraverso questa gestualità, stimola una riflessione sul valore dell’arte come bene comune, accessibile a tutti, capace di generare legami e di alimentare la coscienza civica.

L’installazione di Gorizia si inserisce in un percorso artistico che ha visto Ges Net protagonista di interventi significativi in passato.
A Trieste, l’apparizione della figura di una marinaressea, evocativa del ritorno di un viaggio e del senso di appartenenza, si è affiancata a opere dedicate alla memoria di persone scomparse, ritratte con delicatezza e donate alla città come atti di commemorazione e di sostegno alle famiglie.

Tra queste, l’immagine di Giulio Regeni, posta simbolicamente sulle scale del liceo Petrarca che lo aveva visto studente, ha rappresentato un potente monito a non dimenticare, a mantenere viva la speranza in un futuro di giustizia e verità.
Questi interventi, apparentemente semplici, si rivelano profondamente complessi nella loro capacità di dialogare con la storia, la politica e l’immaginario collettivo.
Ges Net, attraverso la sua arte effimera e accessibile, stimola una riflessione critica sulla società, sulle sue contraddizioni e sulle sue potenzialità.
L’installazione dei pinguini, in particolare, rappresenta un inno alla speranza, un invito a coltivare i valori dell’amicizia, della solidarietà e della pace, elementi essenziali per costruire un futuro condiviso.

L’arte, in questo contesto, non è solo bellezza, ma anche impegno civile, strumento di cambiamento sociale e veicolo di memoria collettiva.

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