mercoledì 6 Agosto 2025
20.9 C
Trieste

Pordenonelegge 2025: Identità, futuro e voci del nostro tempo

Il festival pordenonelegge 2025 si preannuncia un crocevia intellettuale di notevole intensità, un’immersione nelle voci che plasmano il nostro presente e interrogano il futuro.

L’edizione si configura come un’esplorazione multiforme dell’identità contemporanea, intrecciando narrazioni individuali e collettive, riflessioni sociologiche e indagini psicologiche.
Il calendario delle anteprime rivela una profonda attenzione alla complessità del panorama internazionale.
Viola Ardone inaugura il festival con “Tanta ancora Vita” (Einaudi), un romanzo corale che, attraverso tre voci intrecciate, restituisce l’eco lacerante del conflitto in Ucraina, un monito sulla fragilità della pace e sulla resilienza umana di fronte alla devastazione.

L’introspezione giovanile emerge come tema centrale, affrontato con sensibilità e acume da Michela Marzano in “Qualcosa che brilla” (Rizzoli).

L’autrice scava nell’animo degli adolescenti di oggi, decostruendo i loro sogni, le loro paure e le loro contraddizioni in un’epoca segnata da cambiamenti vertiginosi e da una crescente incertezza.

Parallelamente, Alberto Pellai e Barbara Tamburini, in “Esci da quella stanza.

Come e perché riportare i nostri figli nel mondo” (Mondadori), lanciano un appello urgente ai genitori, invitandoli a contrastare la pervasività del digitale e a riscoprire l’importanza del contatto umano e dell’esperienza diretta.

La Fondazione Pordenonelegge, in collaborazione con Treccani, offre una chiave di lettura inedita della Generazione Alpha con il “Piccolo Dizionario (immaginario) delle ragazze e dei ragazzi”, un’opera che, curata da Valentina Gasparet e Gian Mario Villalta sotto la supervisione di Giuseppe Antonelli, si propone come un “atlante affettivo” per comprendere le sfumature emotive e culturali di questa generazione.
Il festival non trascura le aree grigie della psiche umana.
Stefano Nazzi, figura di culto nel panorama del podcasting, presenta “Predatori.
I serial killer che hanno segnato l’America” (Mondadori), un’analisi cruda e disturbante dei meandri più oscuri della mente criminale.
Giacomo Poretti, con “La fregatura di avere un’anima” (Baldini + Castoldi), affronta temi esistenziali con un tono ironico e surreale, mentre lo psichiatra Vittorino Andreoli, in “Ciascun uomo può cambiare” (Solferino), offre spunti di riflessione sul potenziale di trasformazione intrinseco ad ogni individuo.

Mario Calabresi, con “Alzarsi all’alba.

Storie di chi ha costruito la propria vita un passo dopo l’altro” (Mondadori), celebra la forza della volontà e la capacità di resilienza di chi, nonostante le difficoltà, riesce a costruire il proprio destino.
La narrativa italiana contemporanea si fa interprete di diverse sensibilità, con Francesco Carofiglio e “Tutto il mio folle amore” (Garzanti), Fulvio Ervas e “L’insalvabile” (Marsilio), l’esordio al romanzo di Oscar Farinetti con “La regola del silenzio” (Bompiani) e di Giorgio Vallortigara con “Desiderare” (Marsilio).

Il festival rende omaggio a due figure chiave della letteratura italiana con iniziative speciali: Enrico Brizzi con “Supertondelli” (Harper Collins), a celebrare il settantesimo anniversario della nascita di Pier Vittorio Tondelli, e la riedizione di “Romanzo di famiglia” (Ponte alle Grazie), attingendo ai quaderni di Susanna Colussi, in concomitanza con il cinquantesimo anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini.

Il programma si arricchisce con le voci di Filippo La Porta, Marianna Corona, Fabio Chiusi, Davide Sisto, Mariarosaria Taddeo e con una selezione di opere di poesia e narrativa fresca di stampa, tra cui le novità di Emanuele Trevi, Mariapia Veladiano, Massimo Recalcati, Felicia Kingsley, Piergiorgio Pulixi, Marcello Fois, Marco Malvaldi, Alessandro Aresu e Rosella Postorino con “Un fratellino.
Storia di Nanni e di Mario” (Salani).
Pordenonelegge 2025 si configura, dunque, come un percorso stimolante alla scoperta della complessità del nostro tempo, un invito a riflettere, interrogarsi e confrontarsi con le voci che ne definiscono il paesaggio interiore e collettivo.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -