Il Premio Trieste Next – Science Book of the Year, un’iniziativa promossa da ItalyPost e dal Comune di Trieste, ha annunciato la sua cinquina di finalisti per l’edizione 2024.
Un’antologia di opere che, come un prisma complesso, rifrange le molteplici sfaccettature di un’era definita dall’esplosione tecnologica e dalla sua intricata relazione con il mondo, la società e il futuro dell’umanità.
I titoli in competizione, provenienti da case editrici prestigiose come Feltrinelli, Raffaello Cortina, Saggiatore e Hoepli, offrono una panoramica stimolante e, spesso, inquietante, delle nuove frontiere del sapere scientifico e del suo impatto sulla nostra esistenza.
Tra i volumi selezionati, spicca “L’algoritmo bipede” di Martina Ardizzi, che indaga le implicazioni filosofiche e sociali dell’intelligenza artificiale, proiettando una riflessione originale sul concetto di umanità nell’era digitale.
Parallelamente, “Geopolitica dell’intelligenza artificiale” di Alessandro Aresu analizza le dinamiche di potere globali modellate dall’ascesa dell’IA, delineando uno scenario strategico in rapida evoluzione.
L’opera “Il computer impossibile” di Benenti, Casati e Montangero, affronta con rigore scientifico e chiarezza divulgativa le sfide e i limiti intrinseci alla costruzione di macchine pensanti, smontando alcune delle fantasie più diffuse.
“Geopolitica dello Spazio” di Emilio Cozzi esplora la competizione internazionale per l’accesso e il controllo delle risorse orbitali, evidenziando come la corsa allo spazio sia diventata un elemento cruciale delle strategie geopolitiche contemporanee.
Infine, “L’intelligenza creata” di Alfio Quarteroni, figura di spicco nel campo dell’ingegneria, offre una prospettiva tecnica e approfondita sui meccanismi e le potenzialità dell’apprendimento automatico, un pilastro fondamentale dell’intelligenza artificiale.
La premiazione, prevista per il 28 settembre nell’ambito del XIV Trieste Next, celebra un concetto di scienza che trascende i confini dell’accademia, aspirando a comunicare con un pubblico ampio e diversificato.
Come sottolinea Roberto Di Lenarda, rettore dell’Università di Trieste e presidente della giuria, la divulgazione scientifica di qualità non è solo un esercizio di chiarezza, ma un investimento cruciale nella formazione di una cittadinanza informata e consapevole, capace di affrontare le complessità di un mondo in rapida trasformazione.
In un’epoca caratterizzata da disinformazione e polarizzazione, la capacità di comprendere i principi fondamentali della scienza diventa un elemento imprescindibile per orientarsi nel labirinto delle sfide globali, promuovendo un dibattito pubblico costruttivo e una partecipazione attiva alla costruzione del futuro.
I libri candidati, quindi, rappresentano un invito a superare le barriere tra specialisti e non specialisti, aprendo un dialogo essenziale per una società più equa, prospera e resiliente.