La stagione concertistica 2025/2026 della Società dei Concerti di Trieste si configura come un percorso artistico ambizioso e articolato, presentato oggi dal presidente Piero Lugnani, dal vicepresidente Andrea Lugnani e dal direttore artistico Marco Seco.
Piuttosto che limitarsi a un mero calendario di eventi, la programmazione si erge a ponte culturale, un dialogo tra epoche, generi e discipline, con l’obiettivo di ampliare l’esperienza estetica del pubblico triestino.
Ventitrè appuntamenti – un crogiolo di interpretazioni d’eccezione e proposte innovative – si dispiegano attraverso quattro rassegne principali, ciascuna con un’identità distintiva.
La “94a Stagione Concertistica” è l’asse portante, declinata in dieci concerti al Teatro Verdi, che celebra i grandi maestri e le nuove voci della scena internazionale.
Il 24 novembre, Fabio Biondi e l’ensemble L’Europa Galante apriranno le danze, immergendo il pubblico nell’opulenza e nella raffinatezza del barocco europeo.
A seguire, il virtuosismo di Mikhail Pletnëv, con un viaggio attraverso le opere di Bach, Schumann e Grieg, offrirà un’immersione nel romanticismo più profondo.
Nikolai Lugansky, il 4 maggio, sigillerà la rassegna con un programma intriso di lirismo e introspezione, mentre il debutto triestino della violoncellista Julia Hagen promette emozioni intense.
Anna Tifu e Giuseppe Andaloro, l’Accademia Bizantina con Ottavio Dantone, il coro The Tallis Scholars guidato da Peter Phillips, saranno ulteriori occasioni per apprezzare la varietà e la ricchezza del panorama musicale contemporaneo.
La rassegna “Quartetto di Cremona” (13 aprile) celebrerà un quarto di secolo di attività, testimoniando l’evoluzione di un ensemble di riferimento nel panorama cameristico internazionale.
In un’originale incontro tra musica colta e tradizione popolare, il mandolinista Avi Avital e il pianista Lorenzo Cossi offriranno una prospettiva inedita sul patrimonio musicale.
Il gran finale, il 25 maggio, sarà dedicato a “La Creazione” di Haydn, un’opera monumentale eseguita dalla Juilliard415 Orchestra e dalla Yale Schola Cantorum, un omaggio alla grandezza della musica sacra.
Oltre alle rassegne principali, la stagione si arricchisce di iniziative collaterali di grande valore.
I “Concerti Wunderkammer”, dedicati alla musica antica, a ottobre, offrono un’occasione unica per riscoprire gioielli dimenticati.
I “Concerti nei Musei Civici” creano un ponte tra musica, arte e storia, arricchendo l’esperienza del visitatore.
Il ciclo dei “Concerti di Avvento e di Natale” infine, crea un’atmosfera suggestiva e coinvolgente, segnando il passaggio tra l’anno e il nuovo inizio.
La visione del direttore artistico Marco Seco si traduce in una programmazione che non si limita a presentare concerti, ma crea un vero e proprio percorso culturale, invitando il pubblico a un viaggio emozionante alla scoperta della musica e delle sue infinite sfaccettature.