Confindustria Alto Adriatico e Fincantieri: un’alleanza per le PMI

Confindustria Alto Adriatico e Fincantieri hanno formalizzato un’importante intesa, un protocollo d’intesa che trascende la semplice collaborazione per delineare una vera e propria piattaforma di sviluppo per il tessuto industriale locale.
L’accordo, strutturato attorno a tre pilastri fondamentali – sostenibilità ESG, digitalizzazione avanzata e ottimizzazione logistico-organizzativa delle filiere – mira a rafforzare la competitività delle Piccole e Medie Imprese (PMI), accelerando la loro trasformazione in un contesto globale in rapida evoluzione.
L’iniziativa si colloca all’interno di una strategia più ampia di Confindustria Alto Adriatico, volta a creare un ecosistema industriale coeso e dinamico, dove la sinergia tra grandi aziende come Fincantieri e le PMI associate diventi il motore di un progresso condiviso.

Non si tratta solo di supporto, ma di un vero e proprio investimento nel futuro del territorio, con l’obiettivo di incrementare la resilienza delle imprese locali di fronte alle sfide imposte dalla transizione ecologica e digitale, e dalla progressiva riorganizzazione delle catene globali del valore.

Per quanto concerne la sostenibilità, Fincantieri si impegna a condividere i principi cardine del proprio Codice Etico, agendo come guida e facilitatore per i fornitori nel loro percorso di transizione verso pratiche operative più responsabili e rispettose dell’ambiente.

Questo va oltre la mera conformità normativa, promuovendo un cambiamento culturale all’interno delle filiere, orientato alla creazione di valore condiviso e alla riduzione dell’impatto ambientale complessivo.
La digitalizzazione, elemento cruciale per la competitività nell’era post-pandemica, sarà supportata dall’implementazione di strumenti innovativi per semplificare e velocizzare le interazioni tra Fincantieri e le PMI fornitrici.

Si intende favorire l’adozione di piattaforme collaborative, l’analisi dei dati (data analytics) per ottimizzare i processi decisionali e, significativamente, promuovere iniziative di Open Innovation, invitando le PMI a partecipare attivamente alla ricerca di soluzioni innovative.
Questo non solo migliora l’efficienza, ma stimola la creatività e la nascita di nuove opportunità di business.
L’ottimizzazione della logistica e della gestione della supply chain rappresenta il terzo pilastro dell’accordo.

L’obiettivo è ridefinire l’approccio alla supply chain, trasformandola da semplice aggregazione di fornitori a rete strategica di partner.
Questo implica una gestione più proattiva e sostenibile, con un’attenzione particolare alla riduzione dei rischi legati alla concentrazione geografica delle forniture e alla promozione della “nearshoring” o “reshoring”, ovvero la rilocalizzazione delle attività produttive in aree geograficamente più prossime e con condizioni più vantaggiose, per accorciare i tempi di consegna, ridurre i costi di trasporto e aumentare la tracciabilità dei prodotti.

Come sottolineato dal Presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, questo protocollo d’intesa rappresenta un modello virtuoso per la ridefinizione delle relazioni tra imprese leader e fornitori, promuovendo una partnership strategica volta alla crescita reciproca e alla creazione di un futuro industriale più solido e prospero per il territorio.

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