lunedì 15 Settembre 2025
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Friuli-Venezia Giulia: esportazioni in forte crescita nel 2025

Nel primo semestre del 2025, il tessuto economico friulano-veneziano giuliano ha dimostrato una notevole resilienza e capacità di espansione, registrando un incremento delle esportazioni pari a 10,5 miliardi di euro.
Questo dato, un balzo del 6,6% rispetto ai 9,9 miliardi del corrispondente periodo del 2024, emerge da un’approfondita analisi condotta dall’IRES FVG, basata su dati ufficiali ISTAT.

La crescita, quantificabile in 650 milioni di euro, posiziona la FVG in una fascia di performance eccellenti a livello nazionale.

Sebbene superata in termini di crescita percentuale da Lazio (+17,4%), Toscana (+11,8%) e Abruzzo (+10,1%), la regione si distingue per l’entità dell’incremento, ampiamente superiore alla media nazionale (+2,1%) e in netto contrasto con il lieve calo del Nordest (-0,5%).

Questo risultato sottolinea la capacità della FVG di navigare in un contesto economico globale complesso, diversificando i propri punti di forza e capitalizzando su nuove opportunità di mercato.

L’analisi di Alessandro Russo, ricercatore presso l’IRES, evidenzia come l’espansione sia stata trainata da settori strategici per l’economia regionale.

In primis, la cantieristica navale, con un impressionante aumento delle vendite che passa da 1,7 a 2,3 miliardi di euro (+35,8%), riflettendo una rinnovata domanda internazionale e una capacità produttiva in grado di rispondere efficacemente.

Segue l’incremento della meccanica strumentale (+8,8%), un settore ad alto valore aggiunto cruciale per la competitività regionale, mentre anche i comparti del mobile (+7,4%), dei prodotti alimentari e delle bevande (+12%) e degli apparecchi elettrici (+12,7%) contribuiscono in modo significativo alla crescita complessiva.

Un dato più contenuto, con una leggera contrazione (-2,2%), è registrato nella metallurgia, mentre si riscontra una significativa diminuzione (-62%) nei settori dei computer e degli apparecchi elettronici e ottici, suggerendo possibili riposizionamenti strategici o cambiamenti nelle dinamiche di mercato.
A livello territoriale, Trieste emerge come motore di crescita, con un aumento esponenziale (+65,8%) che riflette probabilmente una maggiore apertura verso nuovi mercati e una maggiore efficacia delle politiche di internazionalizzazione.
Gorizia, al contrario, registra una contrazione (-64%), un dato che merita un’analisi più approfondita per individuare le cause e adottare misure correttive.

Udine e Pordenone, con incrementi rispettivamente del 3,1% e del 5,5%, contribuiscono a consolidare il risultato positivo complessivo.

L’analisi dei mercati di destinazione rivela dinamiche interessanti.

La Germania si conferma un partner commerciale cruciale, con un forte balzo delle esportazioni (+92,2%), mentre gli Stati Uniti mostrano una netta espansione (+12,8%), entrambe le performance trainate in modo significativo dalla cantieristica.

Al contrario, il Regno Unito registra un calo significativo (-60,4%), un dato che potrebbe essere legato a fattori geopolitici o a cambiamenti nelle preferenze dei consumatori.
Parallelamente alla crescita delle esportazioni, si registra una stabilità delle importazioni (-0,4%), che contribuisce a migliorare sensibilmente l’avanzo commerciale, elevato a 5,1 miliardi (+15%).

Questo dato, particolarmente significativo, testimonia la capacità della FVG di generare valore aggiunto e di competere con successo sui mercati internazionali, consolidando il proprio ruolo di polo economico di riferimento nel Nord Est italiano.
L’andamento positivo suggerisce una solida base industriale, un’elevata specializzazione produttiva e un forte orientamento all’export, elementi che contribuiscono a sostenere la crescita economica e l’occupazione nella regione.

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