27 settembre 2024 – 16:45
Nel vasto universo della rete, la truffa si evolve costantemente alla ricerca di nuovi modi per violare i profili personali online e sottrarre i nostri dati più sensibili: password, documenti, chiavi di accesso e altro ancora. In questi giorni, si diffondono email fraudolente che si spacciano per comunicazioni ufficiali della Polizia di Stato, minacciando una presunta citazione a vostro carico e invitandovi ad esaminare attentamente un documento allegato. La pena in caso di mancata risposta? L’arresto. L’accusa? Pedopornografia.Il presunto messaggio proviene dal presunto capo della Polizia, il dottor Lombardo Giannini, che avverte dell’avvio di procedimenti giudiziari contro di voi per reati quali pornografia infantile, pedofilia e altri crimini cybernetici. Per rendere la truffa più credibile, si sottolinea che l’utilizzo di internet per commettere tali reati comporta pene più severe secondo il codice penale. E così, chi riceve questo falso avviso viene accusato di aver visualizzato materiale pedopornografico e immagini compromettenti registrate dalla “cybersicrezza informatica”.Come spesso accade con le truffe via email, il messaggio gioca sulle vostre paure e vi mette sotto pressione: avete 72 ore per fornire spiegazioni tramite email o verrete segnalati al procuratore Francesco Lo Voi come criminali informatici. Il logo della Polizia presente nella mail potrebbe ingannare, ma l’indirizzo email a cui è richiesta la vostra difesa – christia.rodriguez@btconnect.com – è una delle tante anomalie che rivelano la frode.In caso di ricezione di simili messaggi sospetti, è fondamentale non cliccare sui link o rispondere alle email in quanto potrebbero contenere malware dannosi progettati per rubare dati personali o identità. È consigliabile segnalare il tentativo di truffa alle autorità competenti come la Polizia postale per contrastare queste pratiche illegali e proteggere la propria sicurezza online.
