La Casa Bianca continua a sostenere l’idea delle deportazioni dei migranti, ma con una mossa diversa rispetto alle precedenti strategie. Secondo le ultime informazioni della CNN, l’amministrazione ha inviato una richiesta alla Corte Suprema per ottenere la autorizzazione a procedere con le espulsioni utilizzando leggi diverse da quella controversa Alien Enemies Act del 1798, sulla quale ieri il massimo tribunale americano ha espresso un veto. La dinamica tra Donald Trump e la Corte Suprema dura ormai settimane ed è caratterizzata da continue contrapposizioni.Il 8 aprile scorso, la Corte Suprema autorizzò l’amministrazione a procedere con le deportazioni utilizzando la legge di guerra, ma precisò che i migranti avrebbero dovuto ricevere una notifica adeguata e avere il diritto di far riesaminare il loro caso in un processo equo. Tuttavia, ieri sera si verificò un voltafaccia importante: la Corte Suprema bloccò le deportazioni dopo che l’American Civil Liberties Union denunciò violazioni dei diritti dei migranti. Gli avvocati dell’ACLU sottolinearono come uno degli individui destinato all’espulsione non fosse stato notificato e non gli fu spiegata la possibilità di fare appello contro le misure adottate. La disputa si concentra su una legge del 1798 che ha permesso all’esecutivo di espellere chiunque consideri pericoloso senza bisogno di un processo, ma con il parziale vetò della Corte Suprema ieri sera questa normativa non è stata applicata.
Trump e Casa Bianca sfidano Corte Suprema su legge migranti.
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