La sessione di mercato asiatica si chiude con un tono discordante, influenzata in maniera significativa dalle decisioni di Donald Trump riguardanti le tariffe sui prodotti cinesi. Gli investitori sono particolarmente attenti ai potenziali impatti sulla crescita economica, considerando sempre più realistiche le ipotesi di recessione.Tokiò registra un calo marcato (-2,96%), mentre il panorama dei cambi rimane in movimento con la svalutazione del dollaro nei confronti dello yen (circa 144) e dell’euro (162,20). Ciò pone una sfida alla sostenibilità delle esportazioni nipponiche. Altre borse asiatiche stanno registrando variazioni più contenute: Hong Kong (+0,9%), Shanghai (+0,2%), Shenzhen (+0,5%) e Mumbai (+2%). Il mercato di Seul registra un leggero calo (-0,5%).Alcuni dei principali eventi della giornata includono il discorso di Christine Lagarde all’Eurogruppo e il giudizio del rating di SeP sull’Italia. La scena macroeconomica è animata dalla previsione del Pil del Regno Unito e dalle notizie sugli Stati Uniti relative alla fiducia economica secondo quanto rilevato dall’Università del Michigan.Gli investitori asiatici, nel tentativo di navigare in questa nuova dinamica di mercato, sono costantemente all’erta per eventuali mossa politiche o economiche che possano influenzare ulteriormente le borse locali.
Trump mette i paesi asiatici alla prova con la guerra commerciale
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