Turbolenza mondiale: Borse asiatiche in panico dopo minacce Usa

La scia di turbolenza creatasi a causa della minaccia di dazi americani sta seminando panico nelle Borse asiatiche, aprendo un capitolo nuovo nella storia della volatilità finanziaria globale. Il settore dei futures è precipitato in rosso, con Wall Street e gli investitori europei che si rifugiano nei “porti sicuri” dell’oro, il cui prezzo ha toccato un nuovo massimo storico, e dei Treasury, le cui emissioni di rendimento sono diminuite. Gli analisti di Goldman Sachs sostengono che la Federal Reserve (Fed) e la Banca centrale europea (Bce) dovrebbero effettuare tre tagli dei tassi nel 2025 per sostenere un’economia stremata dalle conseguenze della guerra commerciale.La discesa delle Borse è stata devastante: Tokyo ha subito una perdita del 3,9%, Taiwan del 4,2%, Seul del 3% e l’Australia ha visto la sua Borsa crollare dell’1,7%. Le perdite di Hong Kong e Shanghai sono state dell’1,6%, con Shenzhen che ha chiuso lo 0,8%.La Borse asiatiche si sono fermate per un istante sulla strada del baratro dopo la decisione del governo cinese di aumentare l’offerta di liquido sul mercato. Tuttavia, le paure iniziali e il ritorno al pessimismo hanno fatto sì che queste Borse tornassero velocemente nella zona rossa. Le stesse difficoltà sono state riscontrate anche nel settore dei futures. La tendenza negativa è stata confermata dalle emissioni di rendimento delle azioni dei più grandi operatori finanziari. La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina continua a rincorrere i primi posti della lista delle preoccupazioni per l’economia globale, nonostante i vari tentativi di aprire un dialogo tra le due nazioni.L’investitore medio è rimasto sgomento di fronte alle notizie e ha cominciato a trasferire parte del proprio portafoglio in “beni sicuri” come l’oro e i titoli di Stato. La Bce ha confermato una riduzione dei tassi nel futuro, ma non è ancora sufficiente per placare le preoccupazioni.La politica di aumento del credito da parte delle banche centrali si è rivelata inefficace contro la pressione a causa della guerra commerciale e ha spinto il mercato ad aspettarsi un ulteriore sforzo da parte dell’Europa per contrastare i danni causati.Ma le novità arrivano anche da Wall Street, dove gli investitori continuano a cercare rifugio nelle “opzioni sicure” di sempre.

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