Turchia: 1.418 persone fermate durante le proteste per la liberazione del sindaco Imamoglu

Sono iniziati gli interrogatori di 1.418 persone fermate dalle forze dell’ordine turche in tutta la nazione, mentre manifestavano in supporto al sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, sospeso dall’incarico e coinvolto in un processo per corruzione. Il ministro dell’Interno Ali Yerlikaya ha rilasciato una dichiarazione, fornendo aggiornamenti sulle operazioni di polizia che hanno visto l’intervento delle forze dello stato contro i manifestanti.Le proteste sono state caratterizzate da scontri tra dimostranti e agenti di polizia, con conseguenti feriti. Secondo le stime del governo, attualmente 979 persone sono in custodia, mentre per oggi è previsto il trasferimento in tribunale di un gruppo ulteriore di 478 individui.La decisione della corte sulla loro liberazione o permanenza in carcere determinerà l’andamento degli eventi. Il governatore della provincia di Istanbul, da sempre alle prese con questioni legate alla gestione delle risorse locali e con il confronto sulle nomine dei membri del consiglio comunale, ha continuato a sostenere la sua posizione.Le dichiarazioni del ministro dell’Interno hanno evidenziato il ruolo della forza pubblica nel mantenimento dell’ordine, in una situazione caratterizzata da grande turbolenza e conflitti. Tuttavia, è emerso come alcune di queste azioni siano state oggetto di critiche per aver superato i limiti dei diritti umani.La libertà d’espressione degli individui non deve mai essere messa in secondo piano a fronte della sicurezza pubblica. La giustizia che è necessario perseguire deve sempre avvenire nel rispetto delle norme legali vigenti, in modo da garantire un equilibrio tra ordine e diritti individuali.