Turismo sostenibile: Sindaci chiamano all’unione per salvaguardare il Patrimonio Italiano .

“Il turismo in Italia è un binario incrociato, dove la strada della crescita economica corre a fianco di quella dell’impoverimento ambientale. I comuni turistici sono i principali protagonisti di questa sfida quotidiana, che richiede una gestione precisa dei flussi umani e commerciali per evitare danni inaccettabili ai territori più fragili del nostro Paese. Tuttavia, le condizioni attuali impongono alle nostre comunità un fardello che non è mai stato così pesante: il numero di turisti rispetto alla popolazione residente è aumentato vertiginosamente nel corso degli anni e questo ha creato difficoltà insormontabili per i servizi pubblici, le infrastrutture e la stessa sicurezza. Come sindaci dei principali comuni turistici italiani, noi ci sentiamo responsabili di trovare soluzioni pratiche per fronteggiare questa crisi, ma dobbiamo sostenere che il problema richiede una risposta più ampia, che coinvolga istituzioni regionali e nazionali. Il summit ‘Destinazioni e comunità per un turismo più sostenibile’ è il primo passo concreto in questa direzione.In programma a Amalfi il 3 e 4 aprile prossimi, la riunione di esperti e politici potrà approfondire tutti gli aspetti della gestione del turismo: dallo sviluppo dell’ospitalità extra-alberghiera alla mobilità sul territorio, dalla fiscalità locale all’impegno per una migliore gestione dei rifiuti. È tempo di mettere da parte i pregiudizi e gli interessi particolari per ricordare che la nostra comune responsabilità è garantire il mantenimento del Paese, delle sue risorse naturali e del suo patrimonio culturale.Dopo due giorni di dibattito e riflessione congiunta, il nostro obiettivo è quello di produrre un documento condiviso che possa rappresentare l’unione di tutte le nostre voci. In esso ci saranno proposte concrete per affrontare quei temi più urgenti, da affrontare non più rimandando ogni decisione o soluzione alle generazioni future.Il nostro Paese ha bisogno che gli italiani possano tornare a visitarlo con fiducia e cura: solo in questo modo la crescita economica sarà possibile senza sacrificare il valore del patrimonio culturale e ambientale italiano”.