Si registra un’importante sviluppo nel processo legato alla tragica strage del 28 luglio 2013, quando un bus precipitò dal viadotto dell’Acqualonga nella zona di Monteforte Irpino in provincia di Avellino, causando la perdita di ben 40 vite umane. Giovanni Castellucci, già riconosciuto colpevole per questo disastroso evento, ha avuto notificato l’ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale di Napoli. Questo significa che egli dovrà scontare la pena stabilita in via definitiva: sei anni detenzione.La tragedia del 28 luglio 2013 è stata una delle più grandi disgrazie stradali italiane, mettendo a dura prova le forze dell’ordine e il sistema giudiziario. La condanna di Castellucci, già in passato accusato di un altro grave reato, conferma che la giustizia italiana funziona anche quando si tratta di affrontare i crimini più gravi.La notifica dell’ordine di carcerazione rappresenta il momento cruciale nel quale le sanzioni previste dalla legge vengono applicate. Questo evento segna una svolta importante nella vicenda giudiziaria, aprendo la strada per l’esecuzione della pena.La famiglie delle vittime e la comunità di Monteforte Irpino potranno ora respirare un po’ più a fondo sapendo che il responsabile è stato condannato. È una piccola consolazione, ma significativa, dopo tutti gli anni trascorsi.Questa notifica ricorda anche l’importanza di far rispettare la legge e punire i colpevoli. È un messaggio forte ai cittadini: la giustizia non è solo un concetto teorico, ma una realtà concreta che opera nella vita reale.
Un colpo di scena per Monteforte Irpino dopo 10 anni dalla strage del viadotto dell’Acqualonga.
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