Un episodio di turbolenza tra No Tav e forze dell’ordine in Valle di Susa nel 2020.

Date:

09 aprile 2025 – 18:58

Il 24 luglio 2020, mentre si svolgeva una manifestazione pacifica dei No Tav in Valle di Susa, un episodio di grande turbolenza è scoppiato tra i dimostranti e le forze dell’ordine. Gianmaria Sertorio, allora dirigente di polizia, oggi questore ad Aosta, rimase ferito gravemente dopo essere stato colpito alla testa da un palo che era stato portato dai manifestanti. Il palo, secondo quanto spiegato dagli stessi dimostranti, doveva essere posizionato in terra per creare una sorta di linea divisoria tra i partecipanti alla manifestazione e il cordone degli agenti in tenuta antisommossa.Tuttavia, la situazione si è rapidamente ingarbugliata. I filmati dell’episodio mostrano come il palo sia stato impugnato contemporaneamente da un funzionario di polizia e da una decina di manifestanti. Ne è scaturito uno scontro fisico tra i due gruppi, durante il quale si è verificata una sorta di “tira e molla” che ha portato alla caduta del palo.L’oggetto, in caduta libera, è poi colpito due persone: Gianmaria Sertorio, che era rimasto ferito gravemente, e un commissario di polizia. L’episodio si è verificato nel corso dell’intervento delle forze dell’ordine per sgomberare le barriere erette dai No Tav su un sentiero di montagna nei pressi del cantiere di Chiomonte.Il caso ha suscitato grande scalpore e ha portato il tribunale di Torino a istruire un processo contro sei imputati. La procura ha definito l’episodio come “movimento rotatorio” che è sfuggito al controllo delle forze dell’ordine.La ferita di Sertorio era stata così grave da richiedere un intervento chirurgico d’urgenza, e la prognosi iniziale era stata di tre giorni. Il caso continua a essere oggetto di attenzione pubblica e di dibattito tra i sostenitori dei No Tav e le forze dell’ordine.L’episodio ha sollevato molte domande sulla gestione della manifestazione da parte delle forze dell’ordine, sulla risposta alle azioni dei dimostranti e sulle cause profonde che hanno portato a questo scontro. Il processo in corso continua ad essere un punto di riferimento per comprendere meglio gli eventi e le responsabilità coinvolte.Nel frattempo, i No Tav continuano a sostenere la loro causa, richiedendo il blocco del progetto della nuova linea ferroviaria TAV che attraversa la Valle di Susa. La manifestazione è diventata un simbolo di resistenza contro le grandi opere e in difesa dell’ambiente e delle comunità locali.Il caso di Gianmaria Sertorio continua a essere seguito con grande attenzione, non solo per la gravità della ferita ma anche per i riflessi che l’episodio ha avuto sulla società italiana.

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