30 settembre 2024 – 09:45
Michele Cifarelli, 74 anni, e la moglie Beatrice Viganotti, 69, rappresentano un esempio luminoso di dedizione e amore altruistico verso i più giovani. Da quando nel lontano 1996 decisero di aprire le porte della loro casa e del loro cuore a ragazzi e ragazze in affido, il loro percorso di vita ha assunto una profondità e una ricchezza straordinarie. Questa scelta coraggiosa è stata ispirata dall’esperienza di Beatrice durante un tirocinio nei servizi sociali, dove ha toccato con mano le difficoltà quotidiane dei minori in situazioni precarie. Il suo cuore si è commosso profondamente ed è stato proprio questo sentimento che ha spinto la coppia a compiere un gesto così nobile.Ogni sorriso, ogni abbraccio, ogni piccolo passo compiuto dai ragazzi accolti da Michele e Beatrice rappresenta per loro una vittoria preziosa. L’analogia che utilizzano paragonando questi giovani alle piante bisognose d’acqua per crescere rigogliose sottolinea l’importanza dell’amore e dell’attenzione costante necessari per far sbocciare il potenziale di ognuno di loro.Il tempo trascorso insieme ai ragazzi in affido è stato un viaggio emozionante fatto di sfide, momenti felici ma anche difficoltà da superare. Tuttavia, la gratificazione più grande per Michele e Beatrice risiede nel vedere questi giovani crescere, maturare e trovare la forza interiore necessaria per affrontare le avversità della vita. Ogni storia di successo tra le mura della loro casa diventa un capitolo indelebile nella loro storia familiare.La generosità e la compassione dimostrate da questa coppia non conoscono confini; il loro impegno instancabile nell’aiutare i più vulnerabili della società risuona come un esempio luminoso da seguire. Michele e Beatrice incarnano l’essenza stessa dell’altruismo e della solidarietà, dimostrando che anche piccoli gesti d’amore possono trasformare radicalmente la realtà di chi ne beneficia.