01 gennaio 2025 – 16:45
Durante la notte in cui molti festeggiavano l’arrivo del nuovo anno, un uomo di 65 anni proveniente da Torino si preparava per una missione diversa: quella di ricevere un trapianto di polmone doppio che avrebbe potuto cambiargli la vita. Afflitto da una broncopneumopatia ostruttiva che gli rendeva difficile persino respirare, era in attesa da mesi di questo miracolo medico. La notizia di un donatore compatibile ha scosso la sua esistenza martedì scorso, quando è stato avvertito della possibilità di ricevere il prezioso dono di vita.Il donatore, un uomo quarantenne proveniente dalla Sardegna, ha reso possibile questo atto di generosità grazie alla sua famiglia che ha acconsentito alla donazione degli organi. È stata una corsa contro il tempo: l’uomo malato è stato immediatamente trasportato in ospedale per essere pronto ad accogliere i nuovi polmoni. Dietro a questa catena di eventi straordinari c’è stata un’organizzazione impeccabile guidata dal Centro Nazionale Trapianti sotto la direzione del dottor Giuseppe Feltrin, in collaborazione con il Centro Regionale dei Trapianti diretto dal dottor Federico Genzano Besso e con il supporto della Regione Sardegna guidata dal dottor Lorenzo D’Antonio.Il Professor Mauro Rinaldi ha supervisionato il Programma di Trapianto Polmonare che ha reso possibile questa operazione complessa. Il prelievo degli organi è stato eseguito con maestria dalla dottoressa Cristina Barbero e dalla dottoressa Giulia Agostini, mentre il trapianto è stato portato a termine con successo dal Professor Massimo Boffini insieme alla dottoressa Erika Simonato e al dottor Gerlando Mallia, supportati dall’anestesista dottor Federico Canavosio.Questa storia non solo celebra la forza della solidarietà umana e della medicina moderna, ma sottolinea anche l’importanza della sensibilizzazione sull’importanza della donazione degli organi. Grazie a gesti come quello compiuto dalla famiglia del giovane sardo donatore, vite possono essere salvate e speranze possono rinascere.