16 aprile 2025 – 19:49
Un fenomeno culturale ininterrotto da quasi tre decenni: ‘Un posto al sole’ ha sorpreso il pubblico con la sua forza evocativa, diventando la soap opera italiana più longeva della televisione italiana. I racconti ambientati a Napoli, prodotti da Fremantle e Rai Fiction, si sono dimostrati capaci di esplorare temi sociali universali come la criminalità organizzata, il caporalato, l’emarginazione, il razzismo e l’integrazione, nonché i rischi del mondo online, gli abusi sulle donne e la tossicodipendenza. Un testo ricco di contenuti esposti dall’Associazione Stampa estera nel convegno ‘Dalla fiction alla realtà: l’attualità dei fenomeni sociali nei racconti della serie televisiva’ svoltosi a Roma, ha evidenziato le numerose ragioni per cui la popolarità di questa soap opera non si è mai esaurita.Secondo Elena Postelnicu, presidente dell’Associazione Stampa estera, ‘Un posto al sole’, grazie al suo realismo e alla capacità di affrontare temi universali, attrae anche il pubblico all’estero. I numeri non menzionano solo la sua longevità ma anche una media di un milione e 532mila spettatori per ogni puntata e nel cast ci sono oltre 20 attori principali tra cui Luisa Amatucci, Germano Bellavia Alberto Rossi, Nina Soldano, Marina Giulia Cavalli, Riccardo Polizzy Carbonelli, Marzio Honorato, Marina Tagliaferri, Patrizio Rispo, Miriam Candurro, Michelangelo Tommaso.Il reparto di scrittura conta una trentina di persone tra le quali un head writer (Paolo Terracciano), 4 editor, 5 storyliner , 3 script editor, 20 dialoghisti, 2 ricercatori, 1 coordinatore script. L’esperienza degli attori principali è ricca: Marina Tagliaferri si è dimostrata fortunatissima ad avere avuto un personaggio come Giulia Poggi in cui ha vissuto un ventaglio di situazioni molto vasto nelle quali la parte sociale era fondamentale. Ci siamo accorti subito del legame che si creava con il pubblico, racconta Marina Tagliaferri.La soap opera è casa per gli spettatori e per i suoi attori e ha avuto un impatto anche a livello sociale, come quando una madre di due figli picchiata dal marito ha avuto il coraggio di denunciare dopo aver visto una storia simile su Un posto al sole. ‘Un posto al sole’ è un real drama quindi è legato alla realtà e per questo abbiamo creato 29 anni di piccole e grandi storie che vanno avanti’, spiega Gabriella Mangia del team di autori.Per Ivan Carlei, vicedirettore di Rai Fiction, gli attori principali per i telespettatori sono come parenti.