“Un trapianto di fegato salva la vita di una giovane donna in Piemonte”

Date:

08 agosto 2024 – 11:45

Durante una calda mattina estiva, una giovane donna di 26 anni è stata colta da un malore mentre si trovava nei pressi della sua casa in campagna vicino ad Alba. Fortunatamente, i familiari l’hanno trovata in stato di incoscienza e hanno prontamente chiamato i soccorsi. La ragazza è stata trasportata d’urgenza all’Ospedale di Verduno, dove i medici rianimatori, guidati dal dottor Enrico Ravera, hanno agito con tempestività e professionalità.Nonostante il rapido intervento e il raffreddamento del corpo della paziente con ghiaccio e liquidi freddi per endovena, la situazione del fegato ha iniziato a peggiorare rapidamente, portando a una grave insufficienza epatica. Dopo un consulto con esperti dell’Ospedale Molinette di Torino, tra cui i dottori Luca Cremascoli e Antonio Toscano dell’Anestesia e Rianimazione 2 e la dottoressa Silvia Martini epatologa, è stato deciso il trasferimento urgente della paziente nella capitale piemontese.Grazie alla pronta decisione del professor Renato Romagnoli, direttore del Centro Trapianto di Fegato di Torino, la giovane è stata inserita nella lista d’attesa nazionale per un trapianto di fegato con priorità superurgente. Il destino ha voluto che proprio in quel momento l’equipe chirurgica fosse disponibile per un prelievo di organi da un donatore compatibile.Il fegato “Split” destro ottenuto dal donatore si è rivelato perfettamente adatto alle esigenze della ragazza malata. Meno di due ore dopo essere stata messa in lista d’attesa, la paziente è stata condotta in sala operatoria per il trapianto. L’intervento chirurgico durato circa otto ore ed è stato eseguito con successo dalla squadra guidata dal professor Romagnoli.Dopo solo quattro giorni dal trapianto, le condizioni della giovane donna sono migliorate notevolmente e sta lentamente riprendendo conoscenza presso l’Unità Terapia Intensiva diretta dal dottor Roberto Balagna. Questo episodio sottolinea l’importanza della rete di donazione degli organi del Piemonte e della Valle d’Aosta nel salvare vite umane e nell’affrontare le emergenze mediche con prontezza ed efficienza.

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