In una notte buia, priva quasi completamente della luce lunare, tra la calda notte di venerdì e le prime luci incerte dell’alba sabatica, a Monte Roberto, piccolo paese in provincia di Ancona, si consumò un dramma domestico che lasciò perplessi e indignati i cittadini e gli stessi operatori dei Carabinieri intervenuti sul posto. Un uomo di cinquanta anni, nato in Macedonia ma ormai radicato nella nostra penisola, tentò con ogni mezzo di raggiungere la moglie barricata nella propria camera da letto, alfine di sferrare un ultimatum violento contro una donna che da due anni subiva soprusi fisici per opera dello stesso coniuge. L’aggressione, che doveva essere l’ennesimo episodio di violenza contro cui la povera donna dovette difendersi, era infine apparsa tale e quale al classico quadro della vendetta, ma questa volta con l’accanimento aumentato, tanto da spingere la vittima a fuggire disperata, raggiungendo per fortuna la casa dei vicini.I militari dell’Arma intervenuti sul luogo dopo i primi allarmi di disturbo, riuscirono a fermare l’uomo e ad effettuare il suo arresto, mettendolo poi in carcere a carico del reato di maltrattamenti e lesioni. La polizia giudiziaria procedette alle intercettazioni delle telefoni cellulari dello stesso sospettato, finalizzate alla scoperta degli eventuali complici nel dramma avvenuto, ma che, secondo i primi accertamenti effettuati dai Carabinieri e dalla magistratura di Ancona, non sembrano esserci stati.
Un uomo tenta la strage contro la moglie per vendicarsi degli sguardi della donna su un altro uomo
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