“Una nuova vita dietro le sbarre: l’ingiustizia nel carcere di Dozza”

Nel carcere di Dozza, un luogo carico di tensione e restrizioni, è nata una nuova vita. Helena e Luca Zindato hanno dato il benvenuto al loro secondo figlio in circostanze insolite, durante un colloquio che avrebbe dovuto essere normale ma si è trasformato in un momento di intimità e creazione. Il desiderio di condividere la gioia della nascita ha spinto la coppia a chiedere al magistrato di sorveglianza il permesso per il padre di essere presente durante il parto, ma la richiesta è stata respinta senza pietà. Il carcere ha negato loro questo diritto fondamentale sostenendo che non era possibile che quel bambino fosse figlio del detenuto. Un’ingiustizia che ha scosso le fondamenta dei diritti umani e ha lasciato Helena e Luca con l’amarezza dell’ingiustizia subita. In un contesto già segnato da privazioni e limitazioni, questa violazione dei loro diritti più intimi rappresenta una ferita profonda che li accompagnerà per sempre. La storia di Helena e Luca è un grido d’allarme sulle condizioni disumane che talvolta si celano dietro le mura delle prigioni, dove la dignità e i diritti delle persone vengono calpestati in nome della sicurezza e del controllo. Che sia un monito per tutti noi a vigilare affinché nessuno veda i propri diritti violati, nemmeno dietro le sbarre più dure.

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