10 marzo 2025 – 14:45
La serata si svolgeva con eleganza e sobrietà al PalaTazzoli di Torino, dove la signora Vance si trovava seduta accanto al figlio durante l’aperitivo offerto dagli sponsor. L’atmosfera era esclusiva, riservata solo agli ospiti con l’accredito guest, escludendo giornalisti e curiosi. La presenza della presidente degli Special Olympic Winter Games, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, aggiungeva un tocco di prestigio all’evento.La signora Vance, donna di origini indiane e avvocatessa di successo, non mancava di elogiare l’accoglienza ricevuta a Torino insieme al figlio. In un contesto dove l’inclusione e il sostegno reciproco erano celebrati come antidoti alla ferocia del mondo, si respirava un’aria di armonia e solidarietà.Le dinamiche politiche erano presenti in modo sottile ma tangibile: la scelta della signora Chilukuri di non partecipare alla cena al Museo dell’automobile o alla visita al Museo Egizio aveva destato sorpresa e interrogativi. Il jetlag veniva addotto come motivazione ufficiale, ma le cinque camionette del servizio di sicurezza americano davanti all’Hotel Nh conferivano un alone misterioso all’intera situazione.Il ritorno imminente della Second lady verso gli Stati Uniti segnava la fine di una parentesi torinese ricca di incontri, eventi e riflessioni. La Casa Gramsci, dimora storica che aveva ospitato il giovane studente Antonio Gramsci negli anni passati, diventava il punto d’incontro tra passato e presente, tra tradizione e modernità.Così si concludeva questa pagina intensa e vibrante della vita della signora Vance, immersa in un contesto internazionale che mescolava cultura, politica ed emozioni in un mix irresistibile per chiunque avesse la fortuna di esserne parte.
