Il processo a Riccardo Chiarioni, un giovane di quasi 18 anni e mezzo, rappresenta una vicenda drammatica che ha scosso la comunità di Paderno Dugnano, nel Milanese. La notte tra il 31 agosto e il primo settembre dello scorso anno, ancora minorenne, ha compiuto un gesto terribile uccidendo con coltellate il padre, la madre e il fratello di soli 12 anni. Tutto ciò è avvenuto dopo una festa per il compleanno del padre nella loro villetta.La giudice per i minorenni di Milano, Laura Margherita Pietrasanta, ha deciso per un giudizio immediato fissando la prima udienza davanti al Tribunale per il 26 giugno. Tuttavia, l’avvocato del ragazzo, Amedeo Rizza, presenterà un’istanza di abbreviato in attesa del deposito della perizia psichiatrica. Lo scorso ottobre è stato incaricato Franco Martelli, esperto in psichiatria e criminologia clinica, di valutare le condizioni psichiche del giovane detenuto nel carcere minorile di Firenze.La relazione redatta da Martelli sarà fondamentale per comprendere la capacità di intendere e volere del ragazzo al momento dei fatti e valutare se possa affrontare un procedimento legale. Dopo una breve proroga, il documento verrà depositato nei prossimi giorni e discusso in un’udienza prevista per i primi di aprile. Si tratta quindi di un processo complesso che richiede una valutazione approfondita delle condizioni mentali dell’imputato prima di procedere con ulteriori passaggi processuali.
Una tragedia a Paderno Dugnano: il processo a Riccardo Chiarioni
Date: