Il Governo regionale ha approvato la realizzazione di una vetrina ad atmosfera modificata che ospiterà la marmotta mummificata ritrovata nell’agosto dello scorso anno sulla parete est del Lyskamm.
A darne notizia è l’Assessore regionale alle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente Davide Sapinet: Per permettere la conservazione dell’importante reperto, che sarà custodito nel Museo di Scienze naturali Efisio Noussan, a Saint-Pierre, l’Amministrazione regionale, per il tramite della Struttura biodiversità, sostenibilità e aree naturali protette dell’Assessorato, ha attivato una convenzione con l’Istituto per lo studio delle mummie, presso l’ Eurac Research di Bolzano per una cooperazione in ambito scientifico. Sono state quindi avviate le prime attività di collaborazione tra i due enti, in particolare in merito alla datazione del reperto e alla sua conservazione. Da questa collaborazione è nato uno specifico progetto dedicatoall’esemplare sopra citato, il Marmot Mummy Project, che riguarderà l’indaginemultidisciplinare sull’esemplare di marmotta mummificata e del suo contesto di ritrovamento, grazie ad un gruppo di studio che vede la partecipazione di glaciologi, archeologi, naturalisti, agronomi. Un progetto ambizioso che credo possa essere di rilievo e di risonanza per tutta la Valle d’Aosta, per il quale ringrazio la Dottoressa Santa Tutino che, con merito e passione, sta seguendo tutte le operazioni per conto della Regione.
Nell’ambito del progetto sono state anche definite le caratteristiche della teca, realizzata con un eccezionale grado di tenuta dei gas, nonché con la possibilità di mantenere i parametri di conservazione stabili per un lungo periodo di tempo per la conservazione e l’esposizione del reperto.
Siamo certi che – conclude l’Assessore Davide Sapinet – la collocazione della Marmotta del Lyskamm al Museo di Saint-Pierre, ritrovata nell’agosto del 2022 dalla guida alpina Corrado Gaspard; contribuirà a conferire un ulteriore significativo apporto al percorso espositivo, prefigurando considerevoli potenzialità in merito ad una ulteriore promozione del Museo e dell’offerta scientifica e culturale del territorio, valorizzando, al tempo stesso, l’attenzione e il legame con il sito di ritrovamento del reperto, attraverso iniziative divulgative ed educative che permettano di valorizzare i diversi ambiti territoriali, anche sulla base dei risultati delle indagini storiche, archeologiche, biologiche e geologiche che verranno avviate. Ne deriverà quindi anche una collaborazione con il Comune di Gressoney-La-Trinité.
Per raccontare il ritrovamento della marmotta e gli studi eseguiti finora è stato realizzato un video (immagini realizzate dall’istruttore tecnico del Museo di Scienze naturali Velca Botti, che ha definito il protocollo per il recupero della marmotta. Montaggio di Andrea Alborno), che si può ritrovare a questo link.