30 gennaio 2025 – 10:45
Nel 2008, la sorte aveva finalmente sorriso a lui: con un singolo colpo vincente al Superenalotto, aveva centrato il fatidico 6, portandosi a casa la cifra stratosferica di 40 milioni e mezzo di euro. Questa vittoria avrebbe segnato una svolta epocale nella vita di qualsiasi individuo, figuriamoci in quella di un uomo settantenne, celibe e cassaintegrato, residente nel suggestivo territorio del Canavese, che fino ad allora conduceva una vita tranquilla e lontana dai riflettori. Grazie a questa improvvisa ricchezza, si era concesso viaggi da favola, tra cui una crociera pagata per tutta la famiglia, automobili di lusso, proprietà immobiliari e ogni genere di comfort che prima poteva solo sognare. Dalle scelte d’investimento alla truffa: il furto ai danni del pensionato Dopo aver soddisfatto i suoi desideri più sfrenati, il settantenne aveva deciso di destinare parte della sua fortuna all’acquisto di opere d’arte, monete rare da collezione, orologi pregiati e altri beni di valore. Tuttavia, dietro a questa decisione si nascondeva una sofisticata truffa architettata con abilità. Nel 2019, infatti, l’uomo aveva deciso di denunciare l’agente di vendita che gli aveva proposto tali acquisti, convinto di essere stato ingannato e derubato. Recentemente il tribunale di Torino ha emesso una sentenza condannando l’agente a un anno e sei mesi di reclusione per frode aggravata ai danni del malcapitato vincitore della lotteria.