Sotto il segno della tensione, la facoltà di Scienze dell’Università degli Studi di Perugia è stata teatro di un evento inquietante: la scoperta e il sequestro da parte dei carabinieri di un dispositivo esplosivo. L’incidente è avvenuto nel pomeriggio del lunedì, quando l’allarme è stato sollevato dalle autorità accademiche e dalla polizia locale.I reparti specializzati della stessa università, insieme al personale dei carabinieri di Narni, hanno lavorato congiuntamente per identificare e disinnescare il dispositivo. Questo ultimo era stato lasciato in un luogo strategico, vicino all’entrata principale della facoltà.Il gruppo anarchico che si è autodefinito responsabile dell’azione ha pubblicato su alcuni social network una dichiarazione, nella quale afferma che il loro obiettivo era quello di destabilizzare la città di Narni, sfruttando come pretesto l’appuntamento universitario.La polizia locale non può ancora determinare con certezza le intenzioni del gruppo anarchico. L’azione infatti rischia di essere percepita come un gesto isolato, oppure parte di una strategia più articolata e complessa.Nel frattempo è stata richiesta la collaborazione della magistratura per comprendere meglio le intenzioni del gruppo in questione e verificarne eventuali connessioni con altri movimenti simili.
Università di Perugia, allarme esplosione: carabinieri disinnescano dispositivo vicino a Narni.
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