Numerosi uomini, abbondanti le tragedie, poche le commedie romantiche.
Il cinema cortometraggio sta vivendo un periodo di grande effervescenza creativa, diventando una porta d’ingresso per i giovani talenti e un terreno fertile per registi affermati che desiderano esplorare nuove forme espressive. Queste opere brevi girano i festival cinematografici di tutto il mondo, attirando l’attenzione e diventando punto di incontro per nuove generazioni di cineasti, attori e professionisti del settore. Tuttavia, nonostante la crescente visibilità e riconoscimento, il cortometraggio deve ancora trovare la sua piena realizzazione presso il pubblico: manca ancora una diffusione massiccia sul grande schermo, ad eccezione di alcuni casi isolati.Le piattaforme digitali come Netflix ospitano sporadicamente cortometraggi, offrendo uno spazio limitato ma significativo a queste opere più brevi. Al contempo, altre piattaforme come RaiPlay, Mubi e WeShort stanno progressivamente aprendo le proprie porte ai cortometraggi, consentendo loro di raggiungere un pubblico più vasto e diversificato. L’attesa è alta per l’imminente lancio di uno spazio dedicato al cortometraggio su Rai3, segno tangibile dell’interesse crescente verso questo formato narrativo.Il panorama cinematografico è in costante evoluzione: dal rinascimento del cinema d’autore nelle sale alla valorizzazione dei giovani talenti emergenti durante questa stagione ricca di opportunità. Il festival Cortinametraggio ha visto la partecipazione di ben 430 cortometraggi quest’anno – come racconta il direttore artistico Niccolò Gentili – con una predominanza di opere della durata media di 15 minuti realizzate da giovani al di sotto dei 30 anni. Numerosi tra loro stanno già progettando il salto verso il lungometraggio, confermando la vitalità e la promessa del cinema breve nel nutrire le future generazioni di cineasti.