I Paesi del G7 esprimono profonda preoccupazione per la situazione umanitaria in Sudan, dove la guerra civile si è protratta per oltre due anni, causando una crisi senza precedenti in termini di sicurezza alimentare, assistenza medica e protezione dei diritti umani. In questo contesto, il Gruppo dei Sette ha lanciato un appello urgente ai principali attori in gioco – le Forze Armate Saudite (Saf) e le Forze di Sicurezza Rivoluzionarie (Rsf) – a concludere immediatamente i combattimenti e a impegnarsi in negoziati costruttivi per un accordo duraturo.Il documento sottolinea che la guerra civile ha avuto gravi conseguenze sulla popolazione, tra cui morti, feriti e milioni di sfollati. La sofferenza della popolazione sudanese è aggravata dalla mancanza di accesso a cibo, acqua potabile e assistenza sanitaria, creando una situazione umanitaria critica.I Paesi del G7 ribadiscono che la priorità assoluta deve essere il benessere della popolazione sudanese. Pertanto, si chiede l’immediato cessate il fuoco e la conclusione dei combattimenti. Inoltre, le Forze Armate Saudite (Saf) e le Forze di Sicurezza Rivoluzionarie (Rsf) vengono esortate a partecipare in modo significativo ai negoziati, in una chiave costruttiva e seriale. Questo per garantire che l’accordo raggiunto sia equo e duraturo, rispettando i diritti e le aspirazioni della popolazione sudanese.Il Gruppo dei Sette è convinto che la via d’uscita dalla guerra civile sia attraverso negoziati onesti ed efficaci. Pertanto, appella alle parti coinvolte a sospingere avanti i negoziati e ad agire in modo costruttivo per risolvere le controversie.
Urgente Appello dei Paesi del G7: Fine della guerra civile e protezione della popolazione sudanese.
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