Valle D’Aosta: nuova luce verso le sfide della transizione energetica e dell’economia circolare

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Si è svolto oggi il convegno organizzato da Hera Luce per spiegare e comprendere come il servizio di illuminazione pubblica possa essere strategico per aiutare le Amministrazioni Pubbliche a dotarsi di infrastrutture innovative ed efficienti, verso il raggiungimento degli Obiettivi di sostenibilità dell’Agenda Onu 2030.

Impatto ambientale, qualità di vita, transizione energetica e sostenibilità: i temi del convegno

La programmazione e la gestione dell’illuminazione pubblica di un Comune come strumento determinante per gestire la transizione energetica migliorando l’ambiente e la qualità di vita delle città. La ricerca e l’utilizzo di tecnologie innovative per illuminare una città, infatti, permette non solo una riduzione dei consumi e quindi minor emissioni di CO2 in chiave di tutela ambientale e raggiungimento degli Obiettivi ONU 2030, ma anche una consistente riduzione dell’inquinamento luminoso, salvaguardando la meravigliosa visione e studio della volta celeste, così come di preservare la salute dell’uomo, rispettando i ritmi circadiani del sonno e della veglia, oltre che fornire servizi intelligenti per migliorare la qualità di vita dei cittadini.

Per rappresentare in modo autorevole con il supporto di esperti del settore questi aspetti , Hera Luce, società di illuminazione pubblica del Gruppo Hera che da qualche mese gestisce oltre 2.500 punti luce in Valle D’Aosta nei comuni di Nus, Charvensod, Jovencan e Gressan (e 550mila in tutta Italia), ha organizzato il convegno che si è svolto oggi, mercoledì 18 gennaio alle ore 10.30 presso la Sala Polivalente del Comune di Gressan, dal titolo “Valle d’Aosta: nuova luce verso le sfide della transizione energetica e dell’economia circolare”. Dopo il saluto di benvenuto del Sindaco Michel Martinet, sono intervenuti Roberto Manfredini, Professore Ordinario dell’Università di Ferrara, che ha parlato di cronobiologia e sviluppi per l’illuminazione del futuro, Mario di Sora, Presidente International Dark-Sky Association con un focus sulla riduzione dell’inquinamento luminoso attraverso una progettazione di qualità, Alessandro Battistini, Direttore Generale Hera Luce ha rappresentato come transizione energetica e sostenibilità siano alla base dell’approccio della società per la Smart Sustainable City/Land, Selena Mascia, Responsabile Coordinamento Trasversale e Project Financing Hera Luce ha raccontato le nuove sinergie con la Pubblica Amministrazione per lo sviluppo di progetti in linea con gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030. Ha moderato l’incontro Stefano Amadori, Responsabile Sviluppo Commerciale Hera Luce.

“E’ un piacere essere qui per illustrare quello che è l’approccio del Gruppo verso la sostenibilità ambientale – spiega Alessandro Battistini, direttore generale di Hera Luce -. Il nostro Gruppo è nato proprio per accompagnare i territori a declinare quelli che sono gli obiettivi dello sviluppo sostenibile per arrivare alla neutralità climatica entro il 2050, creando valore condiviso con i diversi servizi che possiamo dare alla comunità. Il Gruppo segue 300 comuni in tutta Italia fornendo servizi ambientali, idrici, energetici, d’illuminazione pubblica e di telecomunicazione. Speriamo quindi di dare il nostro contributo per una crescita sostenibile e resiliente anche a questo meraviglioso territorio che ci circonda oggi”.

2.500 nuovi punti luce nei Comuni di Nus, Charvensod, Jovencan e Gressan

Un lavoro di studio e ricerca supportato da fatti concreti, come dimostrano il know how e i vari progetti realizzati in tutta Italia da Hera Luce, che proprio nei mesi scorsi ha iniziato a stringere accordi per la gestione dell’illuminazione pubblica anche in Valle D’Aosta. Hera Luce ha siglato infatti l’accordo con i comuni di Nus, Charvensod, Jovencan e Gressan per un completo restyling dell’illuminazione, sostituendo i vecchi punti luce con tecnologie a led, più efficienti e amiche dell’ambiente sia perché consentiranno un forte risparmio energetico, sia perché proteggono il territorio dall’inquinamento luminoso. Inoltre, ogni impianto sarà dotato di bilancio materico, per certificare la circolarità e la possibilità di riciclo dei materiali utilizzati per costruirlo. In totale saranno circa 2.500 i punti luce che verranno sostituiti, ottenendo così un risparmio energetico corrispondente al fabbisogno medio annuo di 166 famiglie. I lavori in corso d’opera consentiranno di risparmiare circa 180 tonnellate l’anno di CO2 che non saranno emesse in atmosfera.

I vantaggi della nuova illuminazione

Le nuove installazioni saranno del tipo cut-off, cioè progettate per orientare tutta la luce emessa verso la strada e saranno dotate di una tecnologia che consente la diminuzione del flusso luminoso nelle ore più centrali della notte per limitare lo spreco energetico e il disagio verso le abitazioni, nel pieno rispetto della legislazione regionale in materia di inquinamento luminoso. Grazie alla sostituzione dei punti luce esistenti con luci a led di ultima generazione, si assisterà a una valorizzazione di alcune aree cittadine, tramite l’utilizzo di pali di arredo urbano e un significativo intervento sulle infrastrutture di servizio (linee e quadri elettrici). La tecnologia a led permette inoltre un miglioramento dell’illuminazione stradale sia in termini di uniformità che di confort visivo, incrementando la percezione dei colori.

Il modello di progettazione proposto si pone l’obiettivo di rigenerare le città impiegando la circolarità e la sostenibilità come leve strategiche per lo sviluppo e la rigenerazione delle aree urbane. Un progetto compiutamente allineato con le strategie del Green Deal Europeo che contribuisce concretamente al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU, grazie a un modello di illuminazione completamente circolare e in linea con le strategie di carbon neutrality e di innovazione delle infrastrutture.

Il progetto è strutturato su 3S: Sostenibilità energetica e ambientale, ispirandosi a un modello di economia circolare; Sicurezza delle infrastrutture e dei cittadini, anche nella continuità e nel miglioramento dei servizi; Smartness, per il livello di intelligenza dei sistemi adottati messi a disposizione del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.

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