07 marzo 2025 – 14:48
La Valle d’Aosta si distingue per essere una delle regioni più virtuose in Italia per quanto riguarda il divario di genere sul lavoro. Negli ultimi anni, la differenza tra il tasso di occupazione maschile e femminile si è ridotta del 1,3%, attestandosi a soli 7,3 punti percentuali, il valore più basso a livello nazionale. Secondo Dario Ceccarelli, capo dell’osservatorio economico e sociale della Regione Valle d’Aosta, i dati regionali mostrano un quadro positivo rispetto alla media nazionale.L’analisi condotta sul periodo 2022-2023 riguarda l’occupazione nelle grandi imprese con oltre 100 dipendenti e coinvolge 72 aziende su un totale di 87. Emergono importanti cambiamenti nel mercato del lavoro, con una maggiore presenza femminile anche se le donne sono ancora sottorappresentate nei ruoli apicali. Si registrano disparità salariali e un ricorso maggiore al part-time.Alla fine del 2023, le grandi aziende della regione impiegavano circa 9.000 dipendenti, di cui il 35% erano donne. Le imprese con più di 100 dipendenti rappresentavano il 39% del totale e l’occupazione è aumentata del 5,9%. Le imprese più grandi hanno registrato una crescita dell’occupazione del 6,8%, mentre quelle più piccole hanno avuto un incremento del 3,9%.Le grandi aziende risultano meno femminilizzate rispetto alla media regionale (35% contro il 51%) a causa della predominanza del settore pubblico. Il lavoro part-time rappresenta l’18% delle posizioni lavorative, con una netta differenza tra uomini e donne: queste ultime incidono per il 41%. Si pone quindi la questione se il part-time sia considerato un’opportunità o una limitazione.Nonostante la tendenza alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro, si osserva che i livelli di turnover sono più elevati per le donne. I dati raccolti direttamente dalle imprese tramite questionari forniscono uno spaccato aggiornato della situazione lavorativa in Valle d’Aosta alla fine del 2023.